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Il cielo d’Islanda si tinge di arancione, eruzione in corso. Il video

Pubblicato: 19/12/2023 07:16

Si tinge di arancione il cielo sopra Hagafell, nella penisola di Reykjanes, in Islanda. Nella notte del 18 novembre, un vulcano situato a sud della capitale ha dato inizio a un’eruzione spettacolare, suscitando preoccupazioni nella cittadina di Grindavik, precedentemente evacuata a novembre a causa dei crescenti rischi. Il servizio meteorologico islandese ha riferito che l’evento ha avuto inizio a pochi chilometri a nord-est della cittadina dopo un terremoto verificatosi alle 21, seguito dall’eruzione alle 22.17, documentato tramite telecamere installate nelle vicinanze.

Le immagini mostrano una lava incandescente di colore arancione che sgorga da un anfratto largo circa 2,8 chilometri. Il capo della protezione civile islandese, Vídir Reynisson, ha sottolineato che questa non è un’eruzione turistica e richiede osservazione dall’alto. La premier islandese, Katrín Jakobsdóttir, ha espresso su Facebook la speranza per il meglio, ma ha sottolineato la gravità dell’eruzione.

Al momento, l’aeroporto di Reykjavik è ancora operativo, senza segnalazioni di chiusura dello spazio aereo, ma un potenziale sciopero dei controllori di volo è previsto per oggi. La polizia locale assicura che la popolazione non è in pericolo, nonostante i segnali premonitori di rigonfiamento del terreno a ottobre, causato da un accumulo di magma nella zona dei bagni termali frequentati dai turisti.

Il 11 novembre, in seguito allo stato d’emergenza, gli abitanti di Grindavik sono stati evacuati a causa di scosse di terremoto causate dal movimento del magma. Attualmente, possono rientrare nelle loro case solo in alcune fasce orarie. La premier islandese ha dichiarato che nessun paese è meglio preparato per affrontare i disastri naturali, ricordando l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010, che bloccò il traffico aereo per una settimana.

Secondo i vulcanologi, il nuovo ciclo di eruzioni potrebbe prolungarsi per decenni, e la penisola di Reykjanes, risparmiata da eruzioni per otto secoli, potrebbe essere coinvolta. Altri vulcani, tra cui l’Askja negli altopiani centrali, mostrano segni di attività, mentre il Katla, vicino alla costa meridionale, ha eruttato per l’ultima volta nel 1918. La situazione resta delicata, e la popolazione rimane in allerta mentre monitora gli sviluppi dell’eruzione vulcanica in corso.