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Covid, paralisi alle corde vocali per ragazzina di 15 anni, è primo caso al mondo

Pubblicato: 20/12/2023 16:25
Covid paralisi corde vocali

Dopo essere stata infettata dal Covid, una ragazzina di 15 anni soffre adesso di una paralisi delle corde vocali e di gravi difficoltà respiratorie, tanto da dover vivere 15 mesi con uno stoma (un buco in gola che permette di respirare, ndr). Si tratta del primo caso al mondo di una complicanza di questo tipo legata al Covid in età pediatrica. Ed è stato descritto in un articolo sulla rivista Pediatrics.
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Secondo quanto i apprende, la 15enne è arrivata al pronto soccorso del Massachusetts General Hospital, negli Usa, nove giorni dopo la diagnosi di infezione, con sintomi di difficoltà respiratoria. Un successivo esame con un endoscopio ha rivelato una paralisi bilaterale delle corde vocali. Secondo i ricercatori, che hanno escluso altre possibili cause, questa paralisi sarebbe un effetto del Covid.

La teoria dei medici sulla paralisi delle corde vocali

“Data la diffusione di questo virus tra i bambini, questa potenziale complicanza dovrebbe essere considerata possibile in ogni bambino che presenta disturbi respiratori, nel parlare o deglutitori dopo una recente diagnosi di Covid-19”, afferma la prima autrice dello studio Danielle Reny Larrow del Dipartimento di Otorinolaringoiatria-Chirurgia Cervico-Facciale presso Mass Eye and Ear (Usa).

“Ciò è particolarmente importante in quanto tali disturbi potrebbero essere facilmente attribuiti a diagnosi più comuni come l’asma”, conclude la dottoressa. “Avere una liceale giovane, sana e vivace che all’improvviso perde uno dei suoi importanti nervi cranici in modo tale da non riuscire a respirare è molto insolito e ha richiesto un po’ di analisi. – precisa ’autore senior Christopher Hartnick, direttore della Divisione di Otorinolaringoiatria Pediatrica e del Centro Pediatrico per le Vie Aeree, la Voce e la Deglutizione presso il Mass Eye and Ear – Il fatto che i bambini possano effettivamente avere effetti neurotrofici a lungo termine a causa del Covid è qualcosa di cui è importante che la comunità pediatrica sia consapevole per poter trattare bene i nostri bambini”.
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