In una giornata segnata dal dolore, la città di Urbino è stata teatro di un tragico incidente stradale che ha spezzato quattro vite e lasciato ferite sette persone. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio, ha coinvolto un pullman con a bordo bambini in gita parrocchiale e un’ambulanza.
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L’impatto mortale, avvenuto nella galleria lungo la SS 73 bis, ha visto l’ambulanza trasformarsi in una trappola mortale per tutti i suoi occupanti: tre operatori sanitari – Stefano Sabbatini di Fossombrone (autista), Cinzia Mariotti di Acqualagna (infermiera), e il medico albanese Sokol Hoxha, ex studente della Politecnica Marche – e il paziente ottantacinquenne Alberto Serfilippi. Il sinistro ha lasciato dietro di sé un panorama desolante, con la morte che ha colpito senza distinzioni.
L’incidente, che ha avuto luogo intorno alle 15, ha anche provocato un incendio nella galleria, generando una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. Le squadre di soccorso si sono immediatamente attivate, fronteggiando una situazione di estrema emergenza.
Sul pullman, fortunatamente, le conseguenze sono state meno gravi: sette persone, tra cui due bambini e due accompagnatori, sono state trasportate agli ospedali di Pesaro e Urbino con ferite lievi. L’Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro Urbino ha rassicurato che la situazione è sotto controllo e che i feriti riportano solo lievi contusioni.
Questo tragico evento ha gettato una nube di tristezza su Urbino, ricordando dolorosamente la fragilità della vita. Le autorità hanno avviato tutte le indagini necessarie per chiarire la dinamica dell’incidente, mentre la comunità si stringe nel dolore per la perdita dei suoi cittadini e prega per una pronta guarigione dei feriti.
In questo momento di lutto, si leva un pensiero di vicinanza e solidarietà a tutte le famiglie coinvolte in questa tragedia, con la speranza che tali eventi possano trovare, in futuro, sempre meno spazio nelle nostre comunità.