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Addio a Gian Franco Reverberi, protagonista della “scuola genovese”

Pubblicato: 08/01/2024 19:13

Lutto nel mondo della musica. È morto a 89 anni Gian Franco Reverberi. Con il fratello Gian Piero è stato uno dei maestri e dei più noti esponenti della scuola genovese con Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco. Sono 1.456 i brani musicali a sua firma depositati alla Siae.

Nato a Genova il 12 dicembre 1934, muove i primi passi nella musica proprio dal piccolo appartamento della sua famiglia al numero 58 di Corso Torino, che diventerà polo aggregativo di musicisti. 
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Il suo grande amore: il vibrafono

Inizia studiando privatamente pianoforte, poi si appassiona di fisarmonica e inizia a esibirsi in una serie di spettacoli musicali assieme ad altri “bambini prodigio”. Ma lo strumento che lo farà innamorare una volta per tutte sarà poi il vibrafono, regalatogli dal padre, con cui a soli sedici anni entrerà nell’orchestra di Nello Segurini al Lido di Genova.

Assieme al fratello, ospitava le sessioni musicali della Scuola Genovese che radunò quello che era un gruppo di amici promettenti provenienti dal quartiere della Foce. Poi, negli anni della leva militare, forma prima un quartetto e poi un trio jazz con Giorgio Gaber alla chitarra e Giorgio Buratti al contrabbasso. Negli stessi anni assieme a Gaber fonda il primo gruppo rock and roll italiano, con Adriano Celentano come frontman, assieme a Enzo Jannacci, Paolo (Pallino) Tomelleri, Nando De Luca e Luigi Tenco.

Una carriera densa di successi e di collaborazioni di spessore: manager, arrangiatore, compositore, musicista e direttore d’orchestra, svolse tournée in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone, dall’Australia al Sud America.

Tantissime le colonne sonore per i film firmate dal musicista genovese

Oltre a comporre canzoni, Gian Franco Reverberi scrisse colonne sonore per film. Proprio un brano tratto da una di queste, composta per il film Preparati la bara!, con Terence Hill, nel 2006 venne ripresa dal duo statunitense Gnarls Barkley per il loro singolo Crazy. Da ricordare la sua collaborazione con Giorgio Calabrese nella scrittura di alcune canzoni in lingua genovese, interpretate e rese note sia da Natalino Otto che da Bruno Lauzi.
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