Un caso che sembra uscito da un romanzo giallo ha scosso la comunità di Civitanova Alta, un pittoresco borgo nella provincia di Macerata. Venerdì pomeriggio, i carabinieri, insieme ai vigili del fuoco, hanno fatto una scoperta sconcertante: il corpo mummificato di Renato Monteverde, 76 anni, rinvenuto nella sua casa inagibile.
Monteverde, noto per il suo carattere eccentrico e la sua passione per la fotografia di moda negli anni ’60, era scomparso dalla vista pubblica da diversi mesi. Secondo le testimonianze, l’ultimo contatto noto con il mondo esterno risale ad agosto, quando un vecchio amico lo incontrò per un breve scambio di parole.
La tragica verità è venuta alla luce solo dopo che la sorella e la nipote di Monteverde, preoccupate per la sua prolungata assenza, hanno denunciato la sua scomparsa. Le due, abituate ai frequenti viaggi all’estero dell’uomo, avevano inizialmente pensato a un altro dei suoi soliti viaggi. Tuttavia, il loro allarme è scattato quando Monteverde non ha dato segni di vita nemmeno per la commemorazione dei defunti il 2 novembre, un’occasione in cui la famiglia si riuniva tradizionalmente.
Il corpo di Monteverde è stato trovato seduto su una poltrona nel rudere di famiglia, un luogo che era solito frequentare per brevi soggiorni. Da un primo esame cadaverico, pare che l’uomo sia deceduto da diversi mesi e non ci siano tracce di una morte violenta.
Questo ritrovamento pone fine al mistero della scomparsa di Monteverde, ma apre numerosi interrogativi sulla natura della sua morte solitaria. La comunità di Civitanova Alta rimane scossa, ricordando un uomo che, nonostante la sua vita appartata e misteriosa, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della fotografia di moda.
L’autopsia, prevista nei prossimi giorni, sarà cruciale per stabilire l’esatta data e le cause del decesso. Nel frattempo, l’intera comunità attende con ansia e rispetto ulteriori dettagli su questa storia che ha toccato profondamente il cuore di Civitanova Alta.