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Sanremo 2024, le canzoni ascoltate in anteprima e le (impietosissime) pagelle

Pubblicato: 15/01/2024 20:45

Non avrete testi impegnati ma tanta tanta dance. Qualche sprazzo di neo-femminismo e un paio di parentesi a tema immigrazione. Dimentichiamoci melodie studiate e accogliamo a braccia aperte una musica da radio in macchina con la cappotta aperte.

La maggior parte dei brani in gara nell’anno V dell’Era Amadeus, sono stati pensati dal direttore artistico per le radio e per i canali di streaming. C’è caos urbano, hip-hop, pop dance e club, qualche ballad, su un’ossatura di ritmo e ballabili. Qui di seguito i 30 brani che ascolteremo dal 6 al 10 febbraio 2024 al Festival della canzone italiana.
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Clara, “Diamanti grezzi” 5-

La vincitrice di Sanremo Giovani giovanileggia su un dance pop molto tirato: “Cosa siamo noi?/ Siamo diamanti grezzi/ Cadono in mille pezzi di una storia sola/ Dove andremo poi?” Non molto lontano, ci verrebbe da rispondere.

Diodato, “Ti muovi” 6

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Nel 2020 vince a mani basse, complice il voto della sala stampa che, col regolamento dell’epoca, aveva un peso importantissimo. Subito dopo ci fu la difficile stagione del lockdown che non aiutò certo la crescita del suo progetto. Diodato sceglie di tornare a Sanremo con una ballad pianistica dalla strofa intimista che evolve in un ritornello che si apre proprio come piace ad Amadeus. Basteranno a riportarlo in zona podio?

Mahmood, “Tuta gold” 6-

mahmood omaggia l'ucraina

Attenti a Mahmood che quando si trova all’Ariston, trova sempre il modo di vincere qualcosa. Stavolta se la gioca con un pezzo urban, ambientato ai bordi di periferia. Tra chi sognava di farcela e chi ce l’ha fatta veramente: “Ballavamo nella zona Nord/ Quando mi chiamavi fra/ Con i fiori fiori nella tuta gold/ Tu ne fumavi la metà”.

Sangiovanni, “Finiscimi” 4

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Problemi di cuore anche per Sangiovanni. Sentite la struggente testimonianza, formato ballad, del giovane artista: “Tu che non mi ami/ E io ancora che ti chiamo/ per dirti/ Finiscimi/ Fammi sentire quanto sono pessimo”. Verrebbe la voglia di prenderlo in parola e staccare la spina. Almeno quella dell’impianto stereo.

Loredana Berté, “Pazza” 8

Loredana Bertè

Vai ai pre-ascolti di Sanremo 2024 e il miglior pezzo lo senti cantare da una (non) signora di 73 anni che c’era già a Sanremo 1986. Loredana Berté torna all’Ariston con una cavalcata post rock: “Io sono pazza di me di me/ E voglio gridarlo ancora/ Non ho bisogno di chi mi perdona/ Io faccio da sola, da sola”. Siamo già pazzi di lei ma ci resta un dubbio: la resa sul palco sarà la stessa della versione in studio?

BNKR44, “Governo punk” 5-

I BNKR44 arrivano da Sanremo Giovani, contengono rappresentazioni di rock and roll, qualche citazione furba (“Dammi un po’ di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare”) e qualcuna sempliciotta (“Metti un altro film, un pezzo dei Queen”). Per ora, il titolo la cosa migliore.

Alessandra Amoroso, “Fino a qui” 4

ALESSANDRA AMOROSO casa

La Amoroso punta a mettere d’accordo grandi e piccini con un piccolo aiuto di Takagi e Ketra. Un po’ villaggio turistico: “E anche se lentamente cado giù/ da un grattacielo/ durante il volo/ piano dopo piano/ mi ripeto/ fino a qui tutto bene”.

Fred De Palma, “Il cielo non ci vuole” 4-

Tamarrata danzereccia che pare generata dall’intelligenza artificiale: “Ma tu promettimi che/ staremo bene anche all’inferno/ Il cielo non ci vuole”. Fred De Palma forse, forse, non sarà accolto nemmeno là.

Fiorella Mannoia, “Mariposa” 7

fiorella mannoia

La Mannoia latineggia di farfalle e libertà con un testo ermetico sull’essere donna oggi: “Sono la strega in cima al rogo/ una farfalla che imbraccia il fucile/ una regina senza trono/ una corona di arancio e di spine”. Sette solo perché si parla della Mannoia.

The Kolors, “Un ragazzo una ragazza”»” 6

Dancefloor anni Settanta che sfrutta l’onda lunga del successo di Italodisco. Stash ci mette il senso dell’airplay, Davide Petrella il mood sanremese. “Un ragazzo incontra una ragazza”. La prossima canzone più passata alla radio, senza dubbio.

Emma, “Apnea” 4

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La musica è alchimia. Emma, Davide Petrella, Paolo Antonacci e Julien Boverod si mettono insieme per fare un pop contemporaneo e ne esce quello che potrebbe essere un pezzo di Pupo: “È colpa mia/ Se adesso siamo in bilico/ Ma è colpa tua/ Hai gli occhi che mi uccidono”. Forse in apnea è meglio rimanerci.

Santi francesi, “L’amore in bocca” 6

Vincitori di X Factor 2022 passati per Sanremo Giovani 2023, i Santi Francesi propongono un pop con testo tutto da interpretare “Mi hai lasciato con l’amore in bocca/ senza farlo apposta”. A liberissima interpretazione per l’appunto.

Rose Villain, “Click boom!” 4

Parte come una ballata cupa la canzone di Rose Villain, diventa un tormentone danzereccio: “Ricordo ancora il suono click boom boom boom/ Senti il mio cuore fa così boom boom boom/ corro da te sopra la mia vroom vroom vroom”. Chissà perché tutte queste onomatopee.

Negramaro, “Ricominciamo tutto” 6-

Prima partecipazione in gara al festival di Sanremo per i Negramaro che ricominciano tutto scommettendo su una ballad epica alla Negramaro: “E allora piove da quel buco sulle teste/ sì, ma non fa niente/ Tanto si riparte/ Non so nemmeno dove”. Venti anni fa avrebbero vinto facile, chissà oggi.

Big Mama, “La rabbia non ti basta” 3

Solita cassa in quattro e ritornello pieno di rivendicazioni di genere general generiche il pezzo di Big Mama: “Guarda me/ Adesso sono un’altra/ La rabbia non ti basta”. Il nulla: voto 3.

Renga e Nek, “Pazzo di te” 4

Tutto molto anni ’90, una ballata pop un po’ scontata quella di Renga e Nek: “Sono pazzo di te e non sai come vorrei farne a meno”. In confidenza: pure noi ne avremmo fatto volentieri a meno.

Ghali, “Casa mia” 5-

Il rap di Ghali invade l'Ariston

Un testo “pensato” e pieno di verità: “Il prato è verde, più verde, più verde/ Il cielo è blu, blu, blu”»”. Gli autori, oltre a Ghali, sono Davide Petrella e Michelangelo ma ci avremmo visto benissimo anche il Piccolo Coro dell’Antoniano.

Irama, “Tu no” 4

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Irama parte gridando, un filo troppo: “Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me”. Gli auguriamo sentitamente di riconciliarsi con la destinataria della canzone. Ma possibilmente da un’altra parte.

Angelina Mango, “La noia” 6-

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Angelina Mango arruola Madame e Dardust per provare a lasciare il segno in questo Sanremo. La sua “è la cumbia della noia”, progettata per essere ascoltata per tutta l’estate.

Geolier, “I p’ me, tu p’ te” 5 –

“Nuij simm ddoje stell ca stann precipitann” un testo che va compreso quello di Geolier. Chissà se verrà compreso sul parco dell’Ariston.

Maninni, “Spettacolare”»” 5

Pop al pianoforte, ballata dal ritornello catchy sull’importanza dello stare insieme: “Ma abbracciami abbracciami che è normale/ Stringerti forte è spettacolare”. Uno spettacolo non troppo originale.

La Sad, “Autodistruttivo” 6-

È un brano fresco quello de La Sad, che trascina. Lo zampino di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari che è uno dei quattro autori, si sente tutto.

Gazzelle, “Tutto qui” 5.5

Meglio dichiararlo subito: Gazzelle ci piace sempre. Va a Sanremo restando fedele a sé stesso: “«”Sembriamo due panda / amore mio”»”. Il brano è un’infilata di immagini nitide di fotografie poetiche. La più bella: “Vorrei guardare il soffitto con te / Stesi sul letto col raffreddore / Chiudere gli occhi e vedere com’è”.

Annalisa, “Sinceramente” 5-

Annalisa Scarrone

Sinceramente un pezzo dance pop così furbo a Sanremo non lo sentivamo da un pezzo: “Sinceramente quando quando quando quando piango”. Annalisa funzionerà, c’è da scommetterci sopra.

Alfa, “Vai!” 3

La strofa sembra una cover degli Oasis, appena un po’ più ruspante. Caro Alfa, non avremmo saputo dirlo meglio: vai!

Il Volo, “Capolavoro”»” 4.5

Ignazio Boschetto e la malattia di cui soffre: di cosa si tratta e come sta adesso il cantante de Il Volo

Per i tenorini del Volo ritorno all’Ariston all’insegna della modestia. Passi per la struttura da ballad anni Ottanta con la voce impostata marchio di fabbrica che affiora qua e là, ma come si fa a intitolare un pezzo Capolavoro?

Dargen D’Amico, “Onda alta” 6.5

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Tra le pochissime canzoni di questa edizione che vogliono dire qualcosa di più che non sia il solito ti amo: “Sta arrivando sta arrivando l’onda alta/ Stiamo fermi e non si parla e non si salta”. Estiva, forse troppo.

Il Tre, “Fragili” 4-

Solito ritornello orecchiabile quello de Il Tre: “Siamo fragili come la neve, come due crepe”. Fragili un po’ come questa canzone.

Mr. Rain, “Due altalene” 4

Mr. Rain, chi è: esordi e carriera del rapper produttore discografico, ospite alla serata cover a Sanremo 2022

Chef Mr. Rain cucina la specialità della casa: la pop song che piacerà a tutti i bambini, un po’ come la cotoletta con le patatine fritte: “Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme/ anche se dura un secondo come le comete”.

Ricchi e Poveri, “Ma non tutta la vita”»” s.v.

Franco Gatti intervista

Nei Sanremo di Amadeus non manca mai la quota retro cinge: stavolta è espressa dai Ricchi e Poveri che si producono in quello che dovrebbe essere un pop contemporaneo: “Anche la più bella rosa diventa appassita/ Va bene ti aspetto ma non tutta la vita”. Fuori gara..

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2024 20:57