Vai al contenuto

Cos’è la “malattia X” che potrebbe uccidere 20 volte più del Covid

Pubblicato: 16/01/2024 18:56

Sono trascorsi solo pochi mesi dal termine dell’emergenza internazionale di sanità pubblica dovuta alla pandemia da Covid-19 e si sta già parlando di una nuova possibile minaccia. Si tratta della cosiddetta Malattia X, termine coniato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o Oms per definire una patologia ancora sconosciuta, che secondo le previsioni potrebbe essere davvero molto impattante e provocare 20 volte più vittime del Covid.

Un panel di esperti, guidato dal direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, si riunirà questa settimana a Davos, in Svizzera, per elaborare un piano di protezione da questa “malattia X”. Ma cosa comporta questo nuovo virus?
Leggi anche: Influenza, l’allarme dei medici: “Peggio del Covid, non è ancora nel picco”

Cos’è la malattia X

Con “malattia X” (“Disease X” in inglese) si intende la condizione scatenata da un ipotetico agente patogeno attualmente sconosciuto che, afferma l’OMS, potrebbe provocare 20 volte più morti del Covid. La “malattia X” è stata inserita nel 2018 nell’elenco delle malattie prioritarie dell’Agenzia delle Nazioni Unite, che ha adottato questo nome segnaposto per garantire che gli sforzi nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di contromisure siano sufficientemente flessibili da adattarsi a un agente patogeno sconosciuto.

Nell’incontro del World Economic Forum 2024, il dottor Gehreyesus sarà affiancato da Michel Demaré, presidente del Consiglio di amministrazione del colosso farmaceutico AstraZeneca, dal ministro della sanità brasiliano Nisia Trindade Lima, dall’amministratore delegato di Royal Philips, Roy Jakobs, dalla vicepresidente della catena ospedaliera indiana Apollo, Preetha Reddy e da Shyam Bishen, capo del Centro per la salute e l’assistenza sanitaria del World Economic Forum per discutere dei “nuovi sforzi necessari per preparare i sistemi sanitari alle molteplici sfide future” in una sessione denominata “Preparing for Disease X”.

Quale potrebbe essere il virus della futura “malattia X”

Coronavirus, i casi di reinfezione sono in aumento: chi sono i soggetti più a rischio secondo l'Iss

Gli esperti non sanno ancora quale virus scatenerà la prossima pandemia. Alcuni scienziati ritengono che tra i patogeni che possono rappresentare un rischio significativo per la salute umana ci sia il virus dell’influenza aviaria, un patogeno che continua ad essere letale per milioni di volatili e che sta minacciando anche diverse specie di mammiferi, come orsi grizly, foche, visoni e volpi. Il rischio che si diffonda anche negli umani è amplificato all’alta capacità di ricombinazione dei virus influenzali, che possono facilmente riassortire il proprio materiale genetico integrando con quello di virus influenzali in grado di infettare l’uomo.

Perché le pandemie sono sempre più probabili

  • Globalizzazione
  • Sovrappopolamento delle città 
  • Deforestazione

Attualmente, gli scienziati conoscono migliaia di singoli virus: non tutti ovviamente sono nocivi e hanno il ​​potenziale per scatenare una pandemia, ma alcuni sì. Le probabilità sembrano più elevate rispetto al passato. Come mai? Le ragioni sono essenzialmente tre: la globalizzazione, il sovrappopolamento delle città e la deforestazione, che secondo gli esperti stanno contribuendo a creare le condizioni ideali affinché i virus mutino e possano passare da una specie all’altra.

La Malattia X potrebbe essere scatenata proprio da uno di questi “nuovi” virus nati da queste mutazioni. Per questo, è essenziale studiare le famiglie conosciute di virus e iniziare a mettere a punto arme per contrastarle.

“Mamma che fai? Noooo…” Uccise il marito a coltellate, durante il processo diffusi gli audio choc con il figlio

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2024 19:25