
Non ce l’ha fatta Enrico Taffa, il 60enne milanese caduto nel lago di Como a Piona, non lontano dall’abbazia cistercense, mentre si trovava nell’auto di famiglia insieme alla moglie e ad un parente. L’incidente era avvenuto nel pomeriggio di martedì 2 gennaio.
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La consorte di Taffa che guidava il veicolo, Manuela Spargi (56 anni), era morta sul colpo, annegata nell’acqua gelida del Lario. Mentre Taffa e Carlo Emilio Chies (79 anni) erano stati recuperati in gravissime le condizioni, entrambi in arresto cardio-circolatorio e per questo rianimati prima di esser trasportati in ospedale.
Sfortunatamente tutte le cure dei sanitari si sono rivelate vale. Dopo due settimane di agonia Taffa si è spento presso all’ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese. Chies, residente a Bernareggio (Monza e Brianza), si trova ancora ricoverato in condizioni gravi.
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La dinamica dell’incidente

Il primo è intervenire sul luogo dell’incidente è stato un vigile del fuoco fuori servizio che era già sul posto ed è stato testimone dell’incidente. Immediatamente, si è tuffato in acqua per salvare i passeggeri dell’auto.
La dinamica dell’incidente, dopo attente indagini è la seguente: il conducente stava parcheggiando in retromarcia, ha sbagliato manovra ed è finito nella scarpata, precipitando da un’altezza di quaranta metri, lungo la strada per l’Abbazia di Piona.
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