
Colpo di scena durante l’ultima udienza del processo che vede imputati per violenza sessuale Ciro Grillo, il figlio del fondatore del M5S, e tre suoi amici. La presunta vittima del branco, una studentessa norvegese che nel 2019 sporse denuncia contro di loro, ha infatti dei problemi. Il suo avvocato, Giulia Bongiorno, ha presentato un’istanza al presidente del tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna, segnalando che lo stato psicologico di Silvia (nome di fantasia, ndr) sarebbe peggiorato negli ultimi tempi. L’udienza è stata sospesa.
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il colpo di scena durante il processo a Ciro Grillo
Per questo motivo la Bongiorno ha chiesto l’immediata attuazione di tutte le misure previste dal codice di procedura penale per tutelare la sua assistita da un ulteriore stress emotivo. I giudici hanno dunque consentito che la ragazza venga ascoltata in aula protetta da un paravento nero. A condizione però che gli avvocati difensori di Ciro Grillo e degli altri imputati possano porre solo domande dirette, senza la mediazione del presidente del collegio giudicante.
Durante l’ultima udienza del processo, celebrata a porte chiuse lo scorso dicembre, Silvia aveva risposto alle domande dell’avvocato Antonella Cuccureddu che difende Francesco Corsiglia. La presunta vittima aveva raccontato in lacrime la sua versione dei fatti su quanto accaduto nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella residenza estiva della famiglia Grillo in Costa Smeralda.
Ma gli avvocati dei quattro imputati avevano subito fatto notare alcune incongruenze nel suo racconto. Come ad esempio il fatto che non ricordasse di essere andata a comprare le sigarette con uno dei ragazzi o di aver accettato un passaggio fino ad Arzachena il giorno successivo alla presunta violenza.
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