Vai al contenuto

Savoia, ecco a quanto ammonta il patrimonio di Vittorio Emanuele e a chi andrà in eredità

Pubblicato: 05/02/2024 15:41

Ecco a quanto ammonta il patrimonio di Vittorio Emanuele di Savoia, deceduto lo scorso 3 febbraio a 86 anni, e cosa lascia alla moglie, Marina Doria, e al figlio, Emanuele Filiberto.
Leggi anche: “Carlo Cracco? Pieno di debiti e…”. Attacco durissimo allo chef: ce n’è anche per altri big della cucina
Leggi anche: Emanuele Filiberto svela: “Gli ultimi istanti di vita di mio padre”

La suddivisione dell’eredità del figlio del “Re di Maggio”, secondo fonti accreditate, è già oggetto di un testamento concordato. Non si dovrebbero prevedere, dunque, battaglie legali interne alla famiglia. Vittorio Emanuele di Savoia, morto la mattina del 3 febbraio a Ginevra, avrà i funerali sabato 10 febbraio a Torino dalle 15:00. Le esequie si terranno al Duomo, con un ingresso selezionato con biglietto d’invito, mentre per la sepoltura è stata individuata la cattedrale di Superga, dove sono seppelliti altri membri dell’ex famiglia reale, ma su questo c’è ancora un acceso dibattito.
Leggi anche: Busta paga 2024, tutte le novità: cambiano gli stipendi, chi guadagnerà più di tutti

Emanuele Filiberto Nadia Lanfranconi
Emanuele Filiberto di Savoia

Il patrimonio di Vittorio Emanuele

Vittorio Emanuele di Savoia possedeva circa 1,4 milioni di franchi svizzeri, equivalenti a circa 1,5 milioni di euro. L’importo preciso non è noto poiché la famiglia Savoia ha cercato di mantenere il riserbo su questi aspetti. Nel 2016 la fortuna della Casa era stimata per circa 1,4 milioni di franchi svizzeri, con un reddito annuale di 280 mila franchi (circa 300 mila euro). A riportare le cifre era stato il giornale Swissinfo.ch, che però non aveva potuto fornire dati più precisi.

Nel patrimonio ci sono anche le proprietà. Con approssimazione, si calcolano anche le proprietà immobiliari di Vittorio Emanuele che adesso potrebbero essere divise tra moglie, figlio e nipoti. La casa di Ginevra nella quale viveva insieme alla moglie, Marina Doria, misurava mille metri quadri. La coppia era titolare anche di altre proprietà immobiliari a Roma, Corsica, Gstaad e Portogallo. Secondo fonti accreditate è molto probabile che in Europa esistano altri possedimenti.

regina elena savoiaelena
La regina Elena di Savoia con i gioielli della Corona

La battaglia legale per i gioielli della Corona


Il 5 giugno del 1946, i gioielli della Corona furono affidati alla Banca d’Italia. La formula per l’affidamento, come scriveva Luigi Einaudi, era definita “vaga” perché lasciava volutamente spazio al possibile ritorno dei gioielli ai possessori. La Costituzione, però, prevede la confisca dei beni da parte dello Stato, gioielli compresi. Il tentativo iniziato da Vittorio Emanuele per riavere i gioielli della Corona non ha avuto successo e la Banca d’Italia ha dovuto rifiutare la richiesta.

I gioielli consistono in 6.732 brillanti, 2.000 perle di diverse dimensioni, un diamante rosa montato su una grande spilla, i collier di perle della Regina Margherita II, il diadema della Regina e i gioielli della principessa Maria Antonia. Solo i diamanti, le pietre e le perle, esclusi dunque le montature e il valore storico generale, varrebbero intorno ai 300 milioni di euro. La cifra non è sicura, perché l’ultima valutazione fatta eseguire dallo Stato risale al 1976 e ammontava ai due miliardi di lire di allora.

A chi andrà il patrimonio complessivo di Vittorio Emanuele

Vittorio Emanuele ha effettivamente avuto un solo un erede, Emanuele Filiberto. Per questo motivo, tutta o gran parte l’eredità della Casa Savoia potrebbe spettare a lui, anche se potrebbero esserci sorprese riguardanti il casato degli ex duchi d’Aosta. Si valuterà anche la posizione della moglie, Marina Doria, e delle nipoti Vittoria e Luisa.

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2024 18:04