Ornella Muti appoggia la protesta degli agricoltori con i trattori. «Venerdì io e mia figlia Naike arriveremo al Festival di Sanremo a bordo di un trattore con un bancale di arance calabresi che regaleremo a tutti i vip che stanno lì, anche ai cantanti. Siccome i trattori non parlano, saremo io e mia figlia a dare visibilità a tutti gli agricoltori calabresi». L’intervista al Corriere.
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“Appoggio la battaglia perché vedo cosa sta succedendo, soprattutto al Sud”
«Se i trattori hanno bisogno di numeri telefonici e contatti glieli daremo noi, anche Al Bano si è reso disponibile. Mi sto muovendo in questa battaglia perché sto vedendo e ascoltando in prima persona quello che sta succedendo ai nostri agricoltori, specialmente al Sud. Gli agricoltori stanno buttando la frutta e la verdura a terra perché non riescono a venderla in Italia. Nei supermercati, e io lo posso constatare anche quando vado al Nord, noi dobbiamo comprare frutta e verdura dall’estero». Queste le motivazioni che spingono Ornella Muti ad appoggiare le proteste di questi giorni.
“Dobbiamo sostenere frutta e verdura nostrane”
«La lotta è per agevolare e aiutare i nostri agricoltori a coltivare la loro terra per poter produrre ortaggi nostrani, italiani, a chilometro zero, per poterli fare arrivare alle tavole nostre e dei nostri figli e non mangiarci un cibo che non ci rappresenta e che non viene dai nostri orti. Perché penalizzare i nostri agricoltori e premiare quelli all’estero? Non ha senso. Ed è questo quello che io sto cercando di far capire».
Poi Ornella Muti fa un riferimento al Festival, quando Amadeus nelle sorse edizioni non si comportò in modo impeccabile. «Quando sono salita sul palco dell’Ariston per lavoro non mi sono sentita a mio agio. Amadeus, il padrone di casa, non mi ha trattata come una professionista».