
Addio a un autore della Sergio Bonelli editore che ha lasciato la sua impronta nella storia del fumetto. È morto a 76 anni Alfredo Castelli, creatore di personaggi memorabili come Martin Mystère. Nato a Milano il 26 giugno 1947. Ha fondato e collaborato a diverse riviste, da Il Corriere dei Ragazzi a Il Giornalino, in qualità di sceneggiatore, storico del fumetto, giornalista. Esordì a soli 20 anni con le avventure di Scheletrino, pubblicate in appendice a Diabolik.
Leggi anche: Addio a Maria Fida Moro, senatrice e figlia di Aldo

Il cordoglio della Sergio Bonelli
L’annuncio della scomparsa è stato dato da Bonelli Editore, con cui ha lavorato “dal 1971 fino a pochi giorni fa, come redattore e sceneggiatore”. Dalle prime storie per Zagor a Mister No a Martin Mystère, senza escludere Dylan Dog e Nathan Never.
Il comunicato della casa editrice.
«La curiosità, i libri, i ritardi, la logorrea. Particolari, comunque, operativi per delineare un carattere». Così Alfredo Castelli definiva in un’intervista, qualche anno fa, i tratti in comune tra lui e la sua creatura fumettistica più famosa, quel Martin Mystère che da più di quarant’anni allieta, intriga e stimola migliaia di lettori.
Nato a Milano il 26 giugno 1947, Castelli era entrato nel mondo del fumetto già nel 1965, scrivendo e disegnando le avventure di Scheletrino, pubblicate in appendice a “Diabolik”. Curioso di natura, intellettualmente onnivoro, è stato capace fin dagli esordi di spostarsi con agilità tra i generi e le pubblicazioni più diverse, vestendo ora gli abiti dello sceneggiatore ora quelli del saggista o dello storico. Proprio questa sua incredibile poliedricità ne ha fatto un punto di riferimento per tanti colleghi e autori, oltre che naturalmente per i suoi tantissimi lettori, rendendolo una delle figure cardine della storia del fumetto italiano.

Tantissimi i personaggi creati o sviluppati da Castelli
‘Tantissimi sono i personaggi a cui ha lavorato e le testate con cui ha collaborato, da “Tilt” a “Horror” passando per “Eureka”, “Il Corriere dei Ragazzi” e “Il Giornalino”. Tra i personaggi da lui creati ricordiamo in corsa solo Gli Aristocratici, L’Ombra, L’Omino Bufo, Zio Boris e Allan Quatermain – con quest’ultimo che funge da base su cui elaborare l’idea di Martin Mystère – ma era nata dalla sua mente anche la prima fanzine fumettistica italiana, “Comics Club 104”, nell’ormai lontano 1966′.
“Ha collaborato con la nostra Casa editrice ininterrottamente dal 1971 fino a pochi giorni fa, lavorando come redattore e sceneggiatore. Le sue prime storie per quella che ancora non si chiamava Sergio Bonelli Editore sono state per Zagor e Mister No, personaggi che non ha abbandonato nemmeno dopo l’approdo in edicola di Martin Mystère. In seguito ha scritto anche per Dylan Dog e Nathan Never (architettando in entrambi i casi gli incontri tra i personaggi citati e il Detective dell’Impossibile), per Ken Parker e per la storica collana di cartonati da edicola Un uomo Un’avventura”.
Giornalista professionista, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del fumetto e sulla letteratura popolare, approfondendo soprattutto la conoscenza del fumetto delle origini. È stato impegnato anche come autore e sceneggiatore cinematografico, televisivo e radiofonico. La sua ultra-cinquantennale carriera fumettistica è stata recentemente riassunta e raccontata in una mostra che ha esordito a Lucca Comics & Games 2022 prima di essere allestita anche a Milano e Pordenone.

Nella Walk of Fame del Lucca Comics
Tra i tanti premi che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera ricordiamo i due Yellow Kid, il primo ricevuto a Lucca nel 1970 e il secondo vinto a Roma nel 1996. A Lucca è stato inoltre riconosciuto come “Maestro del Fumetto” nel 2015, quando il calco delle sue mani è stato inserito nella Walk of Fame.
L’eredità artistica e intellettuale di Alfredo Castelli è enorme, e per questo naturalmente pesantissima. Se chi ha avuto la fortuna di stargli accanto ricorda la sua verve affabulatoria e il suo perenne buonumore, ai tanti lettori che l’hanno conosciuto solo grazie alle pagine stampate restano tantissime storie a fumetti e innumerevoli saggi e articoli. E queste rimarranno per sempre con noi.
La redazione di via Buonarroti lo ricorda con commozione ed enorme affetto. Ciao, Alfredo…