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I trattori e il proconsole Lollobrigida: cosa succederà a Roma se non ci saranno le concessioni richieste

Pubblicato: 09/02/2024 15:56

Lucio Quinzio Cincinnato era un politico, fu console e dittatore, e generale romano, ma era anche un agricoltore. Agricola/ae, sembra di essere tornati al ginnasio all’importanza della lingua antica e dell’antico primario lavoro, l’agricoltura. Bufera su Roma per le rotture del fronte agricolo. Giorgetti cede sull’Irpef per ordine del proconcole Lollobrigida determinando la reazione della Lega che si sente scippata, colpa sua, della rappresentanza nel mondo agricolo che aveva fatto la fortuna di Bossi.
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Cosa chiedono gli agricoltori (e a chi)

Ma anche gli agricoltori sono divisi, tra i ricchi e potenti, il cui Leader Maximo è Ettore Fieramosca Prandini, il figlio dell’indimenticabile ministro dei lavori pubblici democristiani, e gli agricoltori piccoli e poveri che non ricevono prebende di Stato e sono in balia di un mercato che li impoverisce. Ai tempi d’oro della DC c’erano i Consorzi agrari che calmieravano i prezzi ma stavano attenti al giusto compenso della fatica agricola, oggi ci sono i contratti di filiera e le decine di intermediari che schiacciano i produttori. In questi decenni il Ministero dell’agricoltura, pensiamo al fotovoltaico per i grossi impianti, ha solo favorito i grandi, ignorando politiche di sostegno per le piccole aziende agricole.

Per uno garantito ce ne sono 99 abbandonati. La tremebonda Rai ha quasi avuto un ictus al pensiero di una mucca, forse assassina, sul palco dell’Ariston, magari con un Amadeus Tribuno e una Teresa Mannino vestale. Tutto questo è lo stato dell’arte ma se gli agricola/ae trovano un Cincinnato alla Vannacci Roma tremerà.