
Un diciottenne italiano è stato arrestato in Spagna, dove era fuggito dopo aver accoltellato un 24enne a Savona, rimasto ferito gravemente. Per il ragazzo è stato spiccato un mandato di arresto europeo per tentato omicidio aggravato. I fatti risalgono al 7 gennaio scorso. L’aggressore è in custodia delle autorità spagnole.
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La fuga a Barcellona
La notizia dell’arresto del 18enne è stata diffusa solo oggi, 12 febbraio, ma questo è avvenuto il 7 febbraio a Barcellona, esattamente un mese dopo l’accoltellamento e la fuga.
Gli agenti della squadra mobile di Savona hanno ricostruito l’accaduto del 7 gennaio. Dopo aver cercato di colpire con un coltello il collo di un 24enne, il ragazzo di l’avrebbe poi ferito gravemente all’addome. L’aggressore era stato identificato immediatamente, ma aveva fatto perdere le sue tracce, mentre veniva emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il giovane si era dato alla fuga rendendosi irreperibile. Sono scattate le indagini e soprattutto il monitoraggio delle persone vicine al giovane, per capire dove fosse. Alla fine è stato identificato a Barcellona. Anche in quel caso la sua identificazione era complessa perché il diciottenne cambiava abitazione molto spesso.
La polizia ha coordinato le indagini con l’Unità Fast Spagna, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, permettendo alla Polizia spagnola di catturarlo mentre era in strada, vicino all’abitazione segnalata come suo possibile ultimo nascondiglio.
Alessandra Simone (questora di Savona): “Sicurezza dei cittadini è priorità”
La questora di Savona, Alessandra Simone, ha commentato così la notizia dell’arresto: “La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità. Dopo questo episodio avvenuto in una zona di aggregazione della città frequentata da giovani e da famiglie, abbiamo portato avanti con determinazione un’attività d’indagine che ci ha consentito di identificare e rintracciare l’autore del reato”.
“Come ho sempre detto, la nostra parola d’ordine è prevenzione: arrivare prima della commissione di un reato, ma là dove non è possibile siamo pronti con l’attività di repressione immediata, attraverso indagini tempestive e sinergiche che ci consentono, come in questo caso, di arrivare ad identificare gli autori di gravi reati che provocano allarme sociale”.