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Esorcismo di Palermo, gli omicidi forse pianificati da tempo: spunta un messaggio inquietante

Pubblicato: 13/02/2024 08:07

L’arresto della coppia di coniugi, Sabrina Fina e Massimo Carandente, insieme al muratore cinquantaquattrenne Giovanni Barreca, ha rivelato un intricato intreccio di credenze, morte e disperazione.Giovanni Barreca, accusato dell’omicidio della moglie Antonella Salamone, 42 anni, e dei loro figli Kevin, 15 anni, ed Emanuel, 5 anni, ha condiviso con Fina e Carandente, conosciuti in una chiesa evangelica, una visione distorta della religiosità, che li ha condotti lungo un tragico percorso di violenza. La dinamica e le motivazioni dietro questi atti orribili sembrano essere radicate in un fanatismo religioso che ha spinto i tre ad agire con l’intento di “liberare” la casa dalla presenza del demonio, secondo le loro convinzioni.
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L’avvocato della coppia: “Sono distrutti”

L’avvocato Sergio Sparti, legale dei coniugi, ha descritto i suoi clienti come disperati e distrutti, proclamandosi innocenti nonostante le accuse e le prove accumulatesi contro di loro. La coppia è stata trasferita nel carcere Pagliarelli, dove si trovano in stato di detenzione preventiva, in attesa di ulteriori indagini.Curiosamente, una figlia diciassettenne è stata risparmiata dalla furia omicida, trovata illesa ma sotto choc nella casa teatro degli omicidi. La sua sopravvivenza rimane uno degli aspetti più misteriosi di questo caso, sollevando interrogativi sulla logica distorta che ha guidato gli assassini.Elementi di fanatismo emergono chiaramente dai profili social di Fina e Carandente, dove post a sfondo religioso rivelano un’intensa devozione che potrebbe aver alimentato o giustificato le loro azioni.

Il mistero del messaggio del figlio: “Ci sono due persone in casa”

Un ulteriore strato di mistero è stato aggiunto da un messaggio inquietante ricevuto da un compagno di classe di Kevin, che suggerisce premonizioni di violenza familiare legate alla presunta presenza di demoni in casa. Queste rivelazioni hanno gettato una luce sinistra sul contesto familiare e sulle possibili avvisaglie di una tragedia imminente.La comunità educativa, rappresentata dalla preside Maria Rita Chisesi, ha espresso il proprio sgomento per la scomparsa degli studenti, descritti come assidui e brillanti fino a pochi giorni prima della tragedia. La loro assenza, inizialmente attribuita a malattia, si è tragicamente rivelata un presagio della loro fine.

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2024 17:57