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Arrestato “Enzo Cerottino”, il boss Fratepietro era uno dei latitanti più pericolosi d’Italia

Pubblicato: 14/02/2024 17:34

Colpo basso alla mafia foggiana. Nella serata di martedì 13 febbraio i carabinieri hanno arrestato Vincenzo Fratepietro a Carovigno, in provincia di Brindisi. Era in fuga da un anno, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi del Ministero dell’Interno.

Il 54enne pugliese, noto anche con il soprannome di “Enzo Cerottino”, è stato rintracciato nel corso di un prolungato servizio di osservazione nei pressi dell’appartamento presso cui si nascondeva nella cittadina pugliese grazie ad articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Fratepietro è stato poi trasferito presso la casa circondariale di Brindisi.
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Fratepietro era ricercato dal marzo del 2023

Vincenzo Fratepietro era ricercato dal 16 marzo 2023, dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere di cui era stato destinatario per il reato di associazione mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito delle operazioni – coordinate dalla Dda di Bari e condotte dai carabinieri di Foggia – convenzionalmente denominate Cocktail e Game Over.

In entrambe le inchieste sarebbe emerso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il ruolo di Fratepietro quale stabile fornitore garantito nei confronti di articolate associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti. L’ex latitante, in particolare, nell’operazione “Game Over”, per la quale gli è stata contestata l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, è stato individuato quale “grossista e stabile fornitore” di ingenti quantitativi di droga in favore della cosiddetta “società foggiana”.

Per lo stesso reato aggravato dall’agevolazione mafiosa, Fratepietro è stato anche recentemente condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione “Nemesi” della Dda di Bari, accusato di aver stabilmente fornito di sostanza stupefacente il clan D’Abramo – Sforza di Altamura.
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