Montecitorio è stato teatro di accesi dibattiti in seguito all’approvazione definitiva per l’istituzione della commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia di Covid-19. L’aula ha assistito a momenti di alta tensione, culminati in una sospensione temporanea dei lavori, a causa di uno scambio di accuse tra esponenti del governo e dell’opposizione.
Buonguerrieri contro Conte: scatta il caos
La bagarre ha avuto inizio con le dichiarazioni di voto di Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia, che ha fatto riferimento a “due sentenze del Tar” per criticare l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, accusandoli indirettamente di aver tenuto nascosti documenti cruciali durante l’emergenza. Queste parole hanno acceso gli animi, portando a una sospensione dei lavori parlamentari.
Al rientro in aula, Buonguerrieri ha precisato che le sue accuse miravano a sottolineare l’azione di Fratelli d’Italia nel richiedere trasparenza, negando l’intenzione di istituire un “tribunale politico”. Tuttavia, le reazioni non si sono fatte attendere: Roberto Speranza ha etichettato l’intervento come “squadrista“, mentre Giuseppe Conte, alla guida del Paese nei momenti più critici della pandemia, ha denunciato le accuse come “infamanti e false”, criticando la commissione d’inchiesta per essere “profondamente viziata”.
La votazione
La votazione finale ha visto 132 voti favorevoli, 86 contrari e un astenuto, sancendo così l’attivazione della commissione bicamerale che avrà il compito di indagare non solo sulla gestione dell’emergenza Covid-19, ma anche sull’efficacia delle misure adottate e sul mancato aggiornamento del Piano pandemico.
Le polemiche non si sono limitate al confronto tra esponenti politici, ma hanno anche coinvolto Fabio Rampelli, vicepresidente di turno e membro di Fratelli d’Italia, accusato da fonti del Partito Democratico di aver superato il limite con una “gestione di parte” dell’aula.
Questo episodio riflette la profondità delle divisioni politiche nel Paese e solleva interrogativi sull’impatto che la commissione d’inchiesta potrà avere nella valutazione oggettiva della gestione della crisi sanitaria, in un contesto già fortemente polarizzato.