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Caso Yara, la decisione della Cassazione fa infuriare il legale di Bossetti: “Massimo è innocente”

Pubblicato: 16/02/2024 10:34
Yara Gambirasio Bossetti Cassazione

La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile l’istanza con la quale i legali di Massimo Bossetti, l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio della 13enne Yara Gambirasio, chiedevano di poter analizzare i reperti dell’indagine che portò dieci anni fa all’arresto del loro assistito e alla successiva condanna. I reperti in questione avrebbero potuto soltanto essere visionati, mentre gli avvocati di Bossetti avrebbero voluto invece sottoporli a nuovi accertamenti.
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La richiesta dei legali di Massimo Bossetti era quella di analizzare in modo particolare i leggings e gli slip della ragazzina di Brembate Sopra sui quali venne isolato il Dna inizialmente identificato come ‘Ignoto 1’, e che poi venne collegato proprio a Bossetti. Una presunta “prova regina” che secondo gli avvocati non ricondurrebbe affatto al muratore di Mapello.

La rabbia dell’avvocato di Bossetti

“Al netto della lettura delle motivazioni per esprimere un giudizio ponderato, la prima impressione è che quanto accaduto sia incredibile al punto di farmi dubitare che la giustizia esista. – si lamenta Claudio Salvagni, uno degli avvocati di Massimo Bossetti – Il potere vince sempre. Se sul mio assistito possono esserci ancora colpevolisti e innocentisti magari al 50 e 50, al 100% si può affermare che in quei reperti c’è qualcosa che noi non possiamo accertare: c’è la risposta che Massimo è innocente. Quei reperti sono sempre stati intoccabili e il perché è ormai evidente”, conclude.
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Ultimo Aggiornamento: 16/02/2024 10:50