
Svolta nel conflitto russo-ucraino. L’esercito ucraino si è ritirato da Avdiivka, una piccola città nell’est del paese che da alcune settimane era divenuta uno dei luoghi di battaglia principali nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Oleksandr Syrskyi, che da pochi giorni è il nuovo comandante in capo dell’esercito ucraino, ha detto di aver deciso di far ritirare le sue truppe “per evitare l’accerchiamento e preservare la vita e la salute del personale di servizio”. Nelle ultime ore l’esercito russo stava attaccando con sempre più intensità le postazioni ucraine ad Avdiivka, e la città era ormai quasi circondata.
“Abbiamo mantenuto questa posizione finché ci ha permesso di scoraggiare e combattere efficacemente il nemico. La decisione di ritirarci è stata presa per salvare personale e migliorare la situazione operativa”, ha affermato il generale Tarnavsky.
Leggi anche: “Raggiunto l’accordo sull’Ucraina”. L’annuncio Ue, cosa cambia ora
Zelensky ha dichiarato: “Carenza di armi, scelta giusta”

l ritiro dalla città di Avdiivka, nella regione di Donetsk, è stata una decisione giusta, che ha salvato tante vite di tanti ucraini. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo alla Conferenza di Monaca sulla sicurezza.
Il leader ha spiegato che il ritiro dalla città è dovuto al “deficit di armamenti” che ha consentito al presidente russo Vladimir Putin di “adattarsi alla guerra”. Zelensky ha aggiunto che l’esercito ucraino soffre di carenza di armi, in particolare missili a lungo raggio, e “l’arma principale dell’Ucraina sono i suoi militari”. Il presidente ha ribadito infine che salvare la vita del popolo ucraino rimane una priorità assoluta del governo di Kiev.
Leggi anche: Fiori per Navalny a Mosca, ai piedi del “Muro del dolore”. Ma la polizia impedisce le proteste