Vai al contenuto

Firenze è l’Italia intera: il sangue del lavoro nero e dei costi ribassati gronda su di noi

Pubblicato: 18/02/2024 10:45

W l’Italia, l’Italia del subappalto, del lavoro nero, dei lavoratori clandestini, dei calcoli sbagliati, del ribasso a tutti i costi, anche se costa vite. È un’Italia fatta di catene, di lavoro nero e precario, di sfruttamento, c’è chi intermedia, che ha i giusti appoggi, le patenti di corsa, le relazioni con chi comanda e poi il lavoro viene fatto dai sub appaltatori, a prezzi ribassati per fare margine a chi sta sopra nella catena alimentare. Il committente proprio di alimenti si occupa, il colosso lombardo dei Caprotti, Esselunga, oggi presieduto da un meridionale, Angelino Alfano, il ministro degli Esteri dello studio Erede e Bonelli, una multinazionale legale molto più forte di un’azienda o di un partito. L’indagine ha già delle pruderie in partenza, un sindacato già spaccato, la politica che deve dire qualcosa perché tutto oggi è solo tamponamento comunicativo.

Mattarella chiede una legge ma non lo ascolta nessuno

Mattarella si batte, totalmente ignorato già dalle posture di chi ascolta i suoi sermoni in prima fila, sulla sicurezza del lavoro, una strage in Europa seconda solo alla guerra in Ucraina, da anni, dal primo mandato. I sindacati, invece di sbraitare frasi incomprensibili ormai anche ai loro iscritti, perché non usano la raccolta firme di una legge di iniziativa popolare per rendere i luoghi di lavoro sicuri e regolamentare subappalti da schiavitù ai tempi dei Faraoni?

W l’Italia, l’Italia che per guadagnare, fa lavorare i clandestini senza permesso di soggiorno e poi si lamenta che gli tolgono il lavoro. Gli italiani preferiscono non lavorare, piuttosto che morire in questo modo.

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2024 12:29