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La confessione di Jannik Sinner: “Ecco davvero perché non sono andato a Sanremo”

Pubblicato: 20/02/2024 14:08

Jannik Sinner da oggi è al terzo posto in assoluto nella classifica mondiale dei tennisti. Può finalmente godersi qualche giorno di riposo dopo la lunga corsa che lo ha fatto entrare nella storia del tennis italiano. La sua intervista a Vanity Fair.
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A due passi dal primato mondiale

Il vero sogno di Jannik è quello di essere al primo posto in assoluto nella classifica mondiale. cconta a Vanity Fair e si concede qualche giorno di riposo a casa, a Sesto Pusteria: “So che sono tra i giocatori che tutti vogliono battere, ma Alcaraz e Djokovic hanno fatto cose straordinarie. Devo ancora lavorare e prepararmi a tutto, ormai gli avversari mi conoscono bene, debolezze comprese. Non mi piace scommettere sul fatto che ci riesca o meno”.

Sinner e Sanremo: “Ecco la verità”

Ha fatto molto discutere il rifiuto a partecipare a Sanremo 2024 dopo il caloroso invito di Amadeus, all’indomani del trionfo agli Australian Open, ma anche alla vigilia degli Atp Finals di Rotterdam. “Il 99 per cento delle volte dico di no. Ma il motivo è molto semplice: mi voglio concentrare sul tennis, cerco di evitare le distrazioni”. La stessa riservatezza che lo spinge a difendere la propria vita privata perché “voglio che resti tale”.

Jannik Sinner si confessa: “Un ragazzo normale, mi sento italiano al cento per cento”

Ma si sente davvero italiano? Non è la prima volta che gli giungono critiche per la sua italianità e per la residenza fiscale. “Sempre, e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Poi scusate, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?”.

È estremamente riservato sui suoi affetti. “Voglio solo proteggere le persone che mi sono più vicine, tenendole fuori da tutto ciò. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato, da giovane, ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle”.

Non è una questione di timidezza, dunque. “Potrei anche parlarne. Ma le persone che mi sono vicine la pensano come me, su questo tema. Perché sono molto simili a me: ci capiamo con uno sguardo, in un secondo”. A proposito di debolezze, è consapevole di averne: “sicuramente sì. Posso gestire ancora meglio certi momenti di difficoltà, c’è ancora molto che posso imparare dai miei errori. Ora sto giocando bene, ma arriveranno momenti un pochettino più difficili: è importante lavorare adesso per affrontarli preparati”.

Il suo dovere, dice, è di “controllare solo le cose che mi impediscono di fare il mio lavoro. Evito quelle che non mi mettono nelle condizioni, il giorno dopo, di allenarmi serenamente. Ma se ho voglia di andare allo zoo, per dire, ci vado. Sono un ragazzo normale, fuori dal campo. Mi piace giocare alla PlayStation. Andare a cena, una volta ogni tanto. Anche se il più delle volte preferisco stare a casa tranquillo, a Montecarlo. Ho detto che vorrei un fisico alla Baywatch? Scherzavo. Non me ne farei niente”.

Il più grande rimpianto

Alla sua giovanissima età, però, Sinner ha già un grosso rimpianto. “Contro quale campione del passato mi sarebbe piaciuto giocare? Roger Federer, è uno che mi manca”. Il campione svizzero si è ritirato di recente. Ma proprio l’avvento di Sinner sembra aver posto le basi per un dualismo fortissimo che potrebbe caratterizzare e appassionare i prossimi anni tennistici: L’altoatesino Sinner, 22 anni, e lo spagnolo Carlos Alcaraz, 20 anni.

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2024 16:12