
La Corte d’Assise d’appello di Milano ha condannato all’ergastolo Davide Fontana, il bancario 45enne che l’11 gennaio del 2022 uccise l’ex fidanzata Carol Maltesi nell’abitazione di lei a Rescaldina, nel Milanese, colpendola prima alla testa con un martello e poi sgozzandola. La Corte ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, che erano cadute in primo grado.
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Durante l’udienza, l’imputato ha detto: “Ripenso a ciò che ho commesso, e provo grande sofferenza. Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alla mie azioni e per questo ho chiesto aiuto alle istituzioni. “Vorrei chiedere ancora scusa a tutti” e in particolare “ai genitori di Carol” e al figlio. “Non so se potrò mai essere perdonato per ciò che ho fatto. Darei davvero la mia vita per tornare indietro. Passerò il resto dei miei giorni a cercare di aiutare gli altri”.
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La reazione della famiglia

I familiari di Carol Maltesi avevano fatto sapere che non intendevano “in alcun modo” incontrare Fontana durante il suo percorso di giustizia riparativa. A quanto aveva spiegato il legale di parte civile, il padre della 26enne si era detto “sconvolto e schifato da una giustizia che ammette un assassino reo confesso” ad “accedere a un percorso simile”.
“Onestamente non me l’aspettavo. Nessuno ha diritto di togliere la vita in questa maniera. Sono felice, non vedo l’ora di chiamare mia sorella che è in ospedale, per questo non è qui. Sono felice”. Così Anna Milazzo, la zia di Carol Maltesi, ha commentato tra le lacrime la sentenza. “Ci speravamo, sì, ma non ci contavo molto. Sono venuta a chiedere conferma perché non ci credevo” ha aggiunto.
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