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Infermiere ucciso con 30 coltellate: la compagna confessa tutto. Adesso è in carcere

Pubblicato: 28/02/2024 10:35

Convalidato l’arresto di Rosa Comito che, adesso, è in carcere. La donna ha confessato di aver ucciso a coltellate il compagno Tiziano Colombi, infermiere di 58 anni.

L’omicidio e le testimonianze dei vicini

L”uomo, infermiere della Cardiologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, era appena rientrato in casa dal lavoro. La lite sarebbe scoppiata intorno alle 19,30 di martedì nell’appartamento ai primo piano della palazzina Atc al numero 22 di corso XXVI Aprile, proprio alle spalle del nosocomio.

Nessuno, in realtà, li ha sentiti litigare e nemmeno urlare. «Stavano insieme, non so da quanto. Ma si volevano bene, almeno sembrava», racconta una vicina. «Non li ho mai sentiti litigare. Il nostro è un condominio tranquillo, non è mai successo nulla prima». Nessun problema apparente, dunque, alcuna denuncia alle Forze dell’ordine. Rosa però lo ha colpito, più e più volte. Fino ad ucciderlo.

Disposta l’autopsia sul corpo dell’uomo

La donna si è a sua volta ferita, in particolare alle mani. Sul corpo di Colombi nei prossimi giorni sarà disposta l’autopsia. Rosa Comito è attualmente in carcere nella casa circondariale di Biliemme. Nel tardo pomeriggio di ieri la sessantenne è stata sentita per l’interrogatorio di garanzia dal magistrato titolare dell’indagine, la sostituta procuratrice Iozzo. E, appunto, avrebbe ammesso tutto.

Sul caso indaga la Squadra Mobile di Vercelli: gli inquirenti mantengono il più assoluto riserbo, ma ciò che finora è emerso è che i soccorritori si sono trovati davanti una scena agghiacciante per le decine di ferite (pare una trentina) sul corpo della vittima. La donna si sarebbe accanita sul compagno e poi avrebbe chiamato il 112 ancora con il coltello in mano.

Lo shock dei colleghi di Colombi

Letteralmente sotto shock i colleghi della vittima, che la sera del delitto lo aspettavano per il turno: “Abbiamo visto che non arrivava e abbiamo iniziato a preoccuparci – ha dichiarato il direttore del reparto, Francesco Rametta -. Anche al telefono non rispondeva. Poi abbiamo scoperto ciò che è successo: siamo rimasti increduli, Tiziano era un lavoratore professionale, attento e preciso, oltre che una persona squisita”.

Ultimo Aggiornamento: 29/02/2024 12:55