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Sofia Castelli uccisa a 20 anni dall’ex nel sonno. Le parole terrificanti del killer: “Scusate per il disagio

Pubblicato: 01/03/2024 17:35

“Voglio chiedere scusa alla famiglia e a tutti quelli a cui ho causato disagio” ha esordito così Zakaria Atqaoui in udienza per l’omicidio di Sofia Castelli, l’ex fidanzata che ha ucciso a coltellate nel sonno all’alba del 29 luglio 2023. Il giovano marocchino ha proprio utilizzato la parola “disagio” per descrivere il brutale omicidio di cui si è reso protagonista.
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Solo ieri Aurora Fiameni, amica di Sofia, l’aveva ricordata in un post sui social: “Non ha senso ed è del tutto ingiustificato morire così, a 20 anni, come Sofia e la stessa Giulia per mano di chi aveva promesso amore eterno. Ci si dovrebbe interrogare su queste vicende da subito senza attendere di esserne protagonisti”.
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Atqaoui rischia l’ergastolo

L’accusa per Zakaria Atqaoui ha chiesto il giudizio immediato contestandogli l’omicidio con le aggravanti dei futili motivi, della premeditazione e dell’uso del “mezzo insidioso” di nascondersi nell’abitazione della vittima per tenderle l’agguato mortale. Aggravanti che impediscono di avvalersi del rito abbreviato con lo “sconto” di pena quindi al dibattimento rischia davvero l’ergastolo.

L’imputato, durante la requisitoria del Pm, ha chiesto di lasciare l’aula ed è stato accompagnato in una cella di sicurezza del palazzo di giustizia di Monza. Zakaria ha dato segni di grande nervosismo quando gli è stata negata la possibilità di fumare una sigaretta.

Il ricordo dell’amica

“Nessuno riporterà in vita la mia amica, la mia anima gemella con cui ho condiviso la mia adolescenza – ha detto Aurora – noi attendiamo giustizia su questa vicenda che ha segnato la mia vita e quella dei suoi cari e spero che questa storia possa essere un monito per le coscienze di tutti”. Nel frattempo Zakaria, 23enne italo-marocchino, è a processo per il femminicidio.

Le due erano amiche inseparabili, sempre insieme dal primo anno del liceo. Sono vicine anche la notte del 29 luglio, quando rincasano dopo la serata trascorsa a ballare in un locale di via Corelli a Milano: l’ultima storia Instagram pubblicata da Aurora le immortala mentre cantano in macchina. “Sofia aveva lasciato da poco Zakaria, era diventato opprimente e possessivo, si sentiva come in gabbia. Ma lui mi aveva scritto un messaggio proprio quel giorno: Tranquilla Aurora, io Sofia ora me la voglio dimenticare”. E invece lui, poche ore prima del delitto, sale in casa di Sofia e fingendo di dover discutere con lei prende con sé le chiavi di riserva dell’appartamento.

“Quando siamo tornate parlavamo dei ragazzi che avevamo incontrato, dei ragazzi che ci potevano piacere… Era una normale conversazione che si può fare dopo la discoteca, a 20 anni, prima di andare a dormire”. Zakaria esce dall’armadio quando Sofia si addormenta, e la finisce a coltellate. Quando andrà a costituirsi, subito dopo il delitto, dirà: “Ho ucciso la mia ragazza”. “Sofia era la mia migliore amica e la vivevo ogni giorno della mia vita. Prima provavo rabbia verso di lui, ora per me è come se fosse morto”.
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Ultimo Aggiornamento: 12/04/2024 14:38

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