Vai al contenuto

Tragedia in famiglia: ragazza uccide il padre. La confessione: “Non ne potevo più delle violenze”

Pubblicato: 02/03/2024 14:10

Nella tranquilla cittadina di Nizza Monferrato, in provincia di Asti, un dramma familiare ha sconvolto la comunità locale. Akhyad Sulaev, 50 anni, è stato ucciso a coltellate nella serata di venerdì 1° marzo, in quello che sembra essere l’epilogo tragico di una disputa familiare. I carabinieri hanno fermato per l’omicidio Makka, la figlia diciannovenne della vittima, al termine di un litigio che ha avuto luogo nella loro abitazione.

La famiglia Sulaev, di origini russe e di fede musulmana, si era trasferita in Piemonte diversi anni fa. La comunità era ben integrata: Makka, studentessa al terzo anno di liceo scientifico con risultati eccellenti, lavorava come cameriera per sostenere le spese di casa. Anche i suoi genitori erano impiegati nello stesso locale, lui come lavapiatti e lei in una funzione non specificata. La decisione improvvisa del padre di lasciare il lavoro ha scatenato la lite fatale.

La vicenda si è conclusa tragicamente quando Akhyad è stato colpito all’addome con un coltello da cucina, ferita che gli è stata fatale nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi. Al loro arrivo, Makka era ancora presente nell’abitazione, visibilmente scossa e paralizzata dalla paura.

Durante l’interrogatorio condotto dal pm Andrea Trucano della Procura di Alessandria, la giovane ha confessato l’omicidio, crollando emotivamente. Ha dichiarato di aver agito in risposta alle continue violenze subite da lei, sua madre e presumibilmente anche dai suoi tre fratelli minori. Secondo quanto riportato, il padre esercitava un controllo oppressivo e abusivo sulla famiglia, un comportamento che perdurava da anni ma che non era mai stato formalmente denunciato.

Questo tragico evento solleva questioni complesse riguardanti la violenza domestica e le dinamiche familiari, mettendo in luce le difficoltà che alcune famiglie affrontano in silenzio. La comunità di Nizza Monferrato, così come l’opinione pubblica più in generale, è ora confrontata con la dolorosa realtà delle conseguenze estreme che tali situazioni possono generare.

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2024 14:20