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Tre giovani sequestrati e torturati per un notte intera: percossi con manganelli e sedie

Pubblicato: 09/03/2024 10:52

Un incubo, una notte di violenza per tre ragazzi, uno dei quali minorenne, originario di San Leucio che sono stati sequestrati e torturati per diverse ore all’interno di un’abitazione nel rione Libertà a Benevento. I Carabinieri hanno arrestato quattro persone: uno è in carcere, gli altri tre ai domiciliari con braccialetto elettronico. I quattro sono accusati di tortura, sequestro di persona e rapina.

L’orribile vicenda è iniziata il 17 dicembre scorso, quando i tre ragazzi si sono recati nell’abitazione del rione Libertà per risolvere un litigio con alcuni coetanei. Invece di trovare una soluzione pacifica, i ragazzi sono stati sequestrati. Una notte lunghissima, in cui sono stati sottoposti alle più atroci violenze, subendo percosse e umiliazioni.
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L’indagine

L’indagine è partita dal controllo di un’auto a San Leucio del Sannio, da parte di una pattuglia di carabinieri, avvenuto nel mese di dicembre 2023. A bordo del veicolo, gli agenti hanno trovato tre uomini, un cinquantaduenne, un ventiduenne e, nel retro dell’abitacolo, un ventenne, con segni di violenza sul volto; non credendo alla versione resa dai fermati sulla causa di tali lesioni, i carabinieri hanno approfondito gli accertamenti e scoperto che il ragazzo era stato percosso proprio dai due uomini presenti a bordo del veicolo, all’interno di un’abitazione a Benevento dove ancora si trovavano due suoi amici, di cui uno minorenne, controllati da altri due individui, padre e figlio, che gli impedivano di uscire.

Percosse con calci, pugni, sedie e un manganello, colpi di coltello, minacce e offese: un vero e proprio inferno. Un’umiliazione senza fine. Uno dei ragazzi è stato costretto a pulire il suo sangue, a muoversi carponi e a emettere i versi di un cane. I tre malcapitati sono stati anche derubati di cellulari, denaro e auto.

Violenza senza fine

Due dei giovani, secondo quanto riferiscono gli inquirenti in una nota, sono stati percossi ripetutamente con calci alla testa, con le sedie e il manganello, colpiti con il coltello e sottoposti ad ulteriori angherie: costretti a pulire il loro sangue. Uno dei giovani, secondo la ricostruzione della procura, ha perso anche conoscenza ma non appena si riprendeva gli veniva ordinato di muoversi carponi sul pavimento e di emettere i versi di un cane mentre continuava ad essere preso a calci fino a provocargli una defecazione spontanea, costringendolo poi a stare sul balcone per il cattivo odore che emanava. Da qui la contestazione del reato di tortura, aggravato dalle lesioni oltre che dei reati di sequestro di persona e rapina.

Le testimonianze delle vittime, le immagini di videosorveglianza e i dati di traffico telefonico hanno permesso di ricostruire l’accaduto. Uno degli indagati è stato anche arrestato in flagranza per detenzione di droga. Il gip del Tribunale di Benevento ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo che abita nell’appartamento dove sono avvenute le torture e i domiciliari per gli altri tre.
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