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Strage di Altavilla Milicia, le foto della cucina fanno spavento: “Cibo ovunque mentre Emmanuel moriva di stenti”

Pubblicato: 12/03/2024 19:28

Mentre la cucina della casa degli orrori di Altavilla Milicia era piena di confezioni di cibo e bevande di ogni tipo, che ora giacciono alla rinfusa sui tavoli dopo le ispezioni dei Ris dei carabinieri, il piccolo Emmanuel Barreca di 5 anni è stato lasciato morire di stenti in quel terribile atto di purificazione che sarebbe stato voluto anche dal padre Giovanni Barreca.

Le sedie sparpagliate, le antine delle finestre aperte e il tavolo pieno di cibo e bottiglie. “Mattino Cinque News” le mostra le immagini delle stanze in cui si è consumato la tragedia. In quelle stanze, Giovanni Barreca, con l’aiuto di Massimo Carandente e Sabrina Fina, ha torturato e ucciso la moglie Antonella Salomone e due dei suoi tre figli, convinto che fossero posseduti dal demonio.
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Una cucina piena di cibo mentre Emmanuel moriva di fame

“Il piccolo è stato fatto morire di stenti per purificarlo, con l’assicurazione data al padre che non c’era nulla di cui preoccuparsi perché sarebbe risorto dopo essersi liberato di Satana” ha spiegato anche Roberta Bruzzone, la criminologa che fa parte del team della difesa di Giovanni Barreca e che ha potuto incontrare l’indagato nei giorni scorsi in carcere. “Abbiamo ripercorso tutto quello che è successo in quella settimana e nei giorni precedenti. Tornerò a Palermo per verificare altre informazioni che mi ha fornito Barreca” ha aggiunto la consulente di parte.

Il servizio del programma d’informazione di Canale 5 si concentra, in particolare, sulla cucina della villetta a più piani in cui viveva la famiglia, dove i carabinieri del RIS di Messina hanno lavorato per ore e ore per acquisire il maggior numero di prove. A colpire è soprattutto il grande quantitativo di cibo presente: confezioni e confezioni di biscotti, che non sono stati dati al figlio di cinque anni, Emmanuel, lasciato morire di stenti. Così come pure le bevande, che avrebbe potuto alleviare le sofferenze delle vittime.
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