Vai al contenuto

Speranza non si candida in Basilicata: “Io minacciato di morte dai no-vax”

Pubblicato: 19/03/2024 21:56
speranza

L’ex ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato di non volersi candidare in Basilicata. Motivando la sua scelta con le minacce ricevute negli ultimi mesi. A spiegarlo è stato il diretto interessato, che ha pubblicato un lungo post su Facebook per annunciare il passo indietro: “Sento il dovere di chiarire le ragioni per cui non ho dato, già molti mesi fa, la disponibilità a candidarmi alla guida della Regione Basilicata. Chi in queste ore ha accostato il mio nome alla candidatura a presidente della Regione Basilicata rimuove il carico di responsabilità che ho avuto sulle mie spalle negli oltre tre anni di mandato a cui ha fatto seguito anche una clamorosa inchiesta giudiziaria”.
Leggi anche: “Una pandemia peggiore del Covid”. L’allarme della virologa spaventa il mondo

Speranza non si candida in Basilicata

“Non è un caso che durante il mio mandato da ministro della Salute – ha detto Speranza – si siano succeduti ben 4 ministri francesi, 3 ministri della Gran Bretagna e 2 della Germania. È stato un carico di lavoro inimmaginabile, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza alcuna pausa con decisioni quotidiane che incidevano sulla vita quotidiana di milioni di italiani. Questa storia non può essere rimossa. E il lavoro incessante che ho fatto, dando tutto me stesso, non può essere sottovalutato. A giugno del 2023 ho guidato la comunità di Articolo Uno ad aderire al nuovo Pd di Elly Schlein che avevo sostenuto al congresso di Febbraio. Da quel momento sono un semplice deputato di opposizione. Non ho chiesto nessun incarico né a livello di partito né a livello di gruppo o di commissione. A chi parla di ‘generosità’ vorrei ricordare che il prezzo che io e i miei affetti più cari abbiamo pagato per l’impegno degli anni del Covid è stato altissimo e purtroppo non si è ancora esaurito”.

Nella parte finale del post, Speranza ha poi aggiunto che “sono ragioni che credo meritino rispetto. A queste considerazioni per me essenziali ne aggiungo un’altra non banale. Sono stato eletto solo un anno e mezzo fa alla Camera dei Deputati stringendo un patto con gli elettori del collegio di Napoli che mi hanno dato fiducia. Ho sempre trovato surreale il salto da una candidatura all’altra in un tempo così breve, come se le istituzioni fossero dei taxi per passare da un incarico all’altro infischiandosene del mandato popolare. Non è il mio modo di servire le istituzioni. Spero che queste poche righe servano a chiarire il senso delle mie scelte”.

Leggi anche: Davvero c’è un pulsante che può far precipitare un aereo? Cosa sappiamo sull’incidente del Boeing

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2024 13:51