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“È un orrore”. Ordina vestiti su Shein, quando le arriva il pacco e lo apre è choc totale: cosa c’era

Pubblicato: 20/03/2024 22:03
shein

La vicenda di Anna Elliot, residente nel Tennessee, che ha effettuato un ordine sulla famosa piattaforma di e-commerce Shein, ha destato notevole attenzione e generato ampie discussioni sui media e nei social network. Cercando di rinnovare il suo guardaroba, Anna si è imbattuta in una scoperta allarmante non appena ha aperto il suo pacco: oltre ai capi d’abbigliamento desiderati, c’era qualcosa di disgustoso.

Questo rinvenimento ha sollevato serie preoccupazioni relative alla sicurezza e alla salute pubblica, spingendo Anna a documentare l’accaduto tramite un video divulgato sui social, dove manifestava la sua legittima indignazione. La gravità della situazione è stata confermata anche dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), che hanno etichettato l’incidente come un “serio rischio biologico”, evidenziando i potenziali pericoli legati alla movimentazione e alla distribuzione dei pacchetti.

shein sangue umano fagioli

Nel pacco c’erano infatti un contenitore di fagioli e, cosa ancora più preoccupante, una fiala contenente ciò che appariva essere sangue umano.

Le polemiche su Shein: fast fashion, inquinamento e pacchi “con sorpresa”

Shein, un’azienda cinese già al centro di varie polemiche per questioni di sostenibilità ambientale, condizioni lavorative, sospetti di plagio e qualità inferiore dei prodotti, si è trovata nuovamente sotto accusa. Nonostante l’azienda affermi che ogni pacco subisce stringenti controlli di qualità prima della partenza dai loro depositi, e che il pacco inviato ad Anna contenesse solo gli oggetti da lei richiesti, il caso solleva interrogativi sulla sicurezza e l’efficacia dei loro sistemi di verifica e distribuzione.

L’episodio ha riaperto il dibattito sui rischi connessi agli acquisti online, specialmente da parte di compagnie che operano a livello internazionale, con strutture di stoccaggio e reti di distribuzione che si estendono attraverso varie nazioni e regolamenti. Il caso di Anna Elliot serve come avviso per i consumatori, esortandoli a esaminare con attenzione il contenuto dei pacchi che ricevono e le politiche delle compagnie presso cui decidono di fare acquisti.

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2024 22:08