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Femminicidio a Taurisano, Galati ha ucciso la moglie con 20 coltellate e poi è andato al bar

Pubblicato: 21/03/2024 18:13

Ha ucciso la moglie a coltellate, nella casa di Taurisano dove i due vivevano. Poi, come niente fosse, è andato al bar e ha chiesto un whisky, ancora sporco di sangue. Questa l’agghiacciante ricostruzione dietro la morte di Aneta Danelczyk, massacrata dal marito Albano Galati: la terribile verità è emersa dal racconto di un testimone raccolto dagli inquirenti e divenuto parte dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti del 56enne. Tutto è successo lo scorso 16 marzo, quando Galati è stato avvistato in un locale del Paese, con tracce di sangue sui vestiti. Subito dopo si è presentato in commissariato per raccontare il delitto della moglie.

Femminicidio a Taurisano, Galati ha ucciso così la moglie

Secondo l’autopsia condotta sul corpo della 49enne, Aneta Danelczyk sarebbe stata colpita con oltre 20 coltellate, soprattutto nella parte del torace e dell’addome. A causarne la morte sarebbe stata, in particolare, una profonda ferita al braccio destro provocata da uno dei fendenti che ha reciso l’arteria in maniera letale. La donna sarebbe stata colpita sia con un coltello da cucina con una lama di 18 centimetri che con un taglierino.

Aneta avrebbe cercato di difendersi dalla furia del marito, che però avrebbe continuato a colpirla senza desistere. Albano Galati avrebbe sferrato alcuni colpi anche a una vicina di casa dei due, che sentendo le urla della moglie sarebbe intervenuta per capire cosa stesse succedendo. Per questo, dovrà rispondere anche di tentato omicidio, oltre che della morte della moglie. Galati, che si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice e si è chiuso in tanti “non ricordo” dopo aver riferito ai poliziotti di avere ucciso la moglie nelle ore dopo il femminicidio, è al momento rinchiuso presso il carcere di Borgo San Nicola.

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