In un recente sviluppo nel conflitto in Ucraina, video pubblicati sui social media hanno documentato l’uso, da parte delle forze armate della Russia, di una bomba aerea pesante ODAB-1500, definita un ordigno termobarico. Questa informazione, originariamente riportata dal quotidiano tedesco Bild, segnala un potenziale intensificarsi dell’offensiva di Vladimir Putin contro Kiev, accusata di aver organizzato l’attentato a Mosca che ha causato 139 vittime.
L’ordigno è stato sganciato nella regione di Sumy, generando una vasta colonna di fumo visibile per circa un chilometro. La bomba ODAB-1500 è progettata per spruzzare un liquido infiammabile prima dell’impatto, creando una devastante esplosione in forma di fungo gassoso. Questa tecnologia mira a infliggere danni fisici estremi, come la rottura dei polmoni, attraverso una combinazione di onda di pressione e rarefazione.
Julian Roepke, analista militare, ha confermato che tale arma ha colpito le forze armate ucraine vicino a Velyka Pisarevka, evidenziando la sua capacità di causare estesi danni fisici, tra cui commozioni cerebrali, cecità e rottura di organi interni. Questo uso rappresenta un chiaro cambio di strategia rispetto al passato, dove le bombe termobariche utilizzate erano notevolmente meno potenti.
Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione, come dimostrato dall’attacco con droni Shahed nella notte tra Pasqua e Pasquetta, dove le forze di difesa aerea ucraine sono riuscite ad abbatterne due. Tali sviluppi sottolineano la crisi in corso e la potenziale escalation del conflitto in Ucraina, con implicazioni significative per la sicurezza regionale e internazionale.
La situazione rimane estremamente volatile, con i russi che continuano a colpire il territorio ucraino, come evidenziato dagli allarmi aerei nelle regioni di Sumy e Kharkiv. Questi attacchi hanno portato a ulteriori avvertimenti da parte dell’aeronautica militare ucraina riguardo al lancio di bombe aeree guidate e alla minaccia dell’uso di armi balistiche in altre regioni.
Con l’intensificarsi delle ostilità e l’uso di armamenti sempre più distruttivi, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evolvere della situazione, temendo le ripercussioni di un conflitto che sembra lontano dall’essere risolto.