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Roberto Vecchioni in lacrime: “Vivo col rimorso per mio figlio Arrigo. Io e mia moglie abbiamo un segreto”

Pubblicato: 01/04/2024 11:42

Per Roberto Vecchioni la morte del figlio Arrigo, sarà sempre motivo di estrema sofferenza. “Ma il dolore più grande sta sempre nel rimorso, quello di aver messo la mia vita davanti alla sua. Non passa, non mi passerà mai”, ha confidato il cantante al Corriere, presentando il suo libro “Tra il silenzio e il tuono”. “Nel libro, quando ne ho parlato (della morte di Arrigo, ndr), l’ho fatto volutamente sotto metafora. Quella dell’ultimo autovelox, quella della penna piantata nel suo cuore e addirittura quella del dolore espresso non da me, ma dalle cose intorno in quella buia notte: le piastrelle dell’ospedale, i neon, gli insetti…”. Anche se la causa della morte non è stata resa pubblica, era noto che il figlio del cantautore combattesse da anni contro una brutta malattia.

La sofferenza di Vecchioni, oltre alla mancanza del figlio, è assistere impotente al dolore di sua moglie Daria: “Vorrei tanto che lei sorridesse – ha detto commosso – Quando la vedrò sorridere, con quel sorriso meraviglioso, non vorrò altro. Sono 43 anni che stiamo insieme. La amo sentimentalmente come il primo giorno, ma anche fisicamente”.
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L’amore con la moglie Daria

Vecchioni parla del rapporto con la moglie: “Ogni amore è diverso, la mia e di Daria è una casa forte, solida, incurante alle confluenze di bene e male. Ci teniamo le mani sull’orlo di questa voragine che è la vita, tentando di vederla come una collina fiorita. Ogni tanto uno inciampa e l’altro lo solleva. Ogni tanto di notte (ci sono notti così) non leggiamo bene i nostri contorni, eppure di tempeste ne abbiamo oltrepassate tante. C’è un piccolo segreto tra noi: nei periodi in cui uno di noi due è più forte deve, soprattutto nelle cose più piccole, dare ragione all’altro. Confesso che io ho contravvenuto spesso alla regola. Lei mai”.
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