Immagini terribili, quelle dell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino in provincia di Bologna. Il bilancio è drammatico e, nonostante la gravità, purtroppo ancora provvisorio: ci sono 4 morti accertati e tre dispersi, oltre a cinque feriti ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Forlì e Pisa. Lo ha riferito in queste ore il prefetto di Bologna Attilio Visconti, sul posto col sindaco metropolitano Matteo Lepore e Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del fuoco.
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Il più grave dei feriti si trova all’ospedale Bufalini di Cesena ed è in prognosi riservata, nel reparto grandi ustionati. Nello stesso ospedale è ricoverato anche un altro operaio che nell’incidente ha riportato un’ustione a una mano di minore gravità e si trova in osservazione breve intensiva. L’incidente si è verificato, stando alle prime ricostruzioni, in una delle due centrali elettriche che regolano il bacino, a 30 metri di profondità. Secondo quanto riferito dal prefetto di Bologna Visconti, alla centrale erano in corso lavori di manutenzione.
La diga del bacino artificiale di Suviana non risulta coinvolta nell’incidente alla centrale elettrica. Stando a quanto riportato dai soccorritori, l’esplosione è avvenuta in una centrale di pompaggio e turbinaggio che si trova a circa 2 chilometri di distanza. Al momento dunque non si registra alcun danno alla struttura della diga. Sembra ci sia stato uno scoppio in profondità in una delle due centrali elettriche che regolano il bacino. “È un pomeriggio tristissimo per Camugnano e tutta la provincia di Bologna, una sciagura veramente immane. Si trattava di lavori non di manutenzione ma di messa in opera di adeguamenti della centrale e purtroppo una turbina è esplosa” ha detto il prefetto di Bologna, Attilio Visconti.
Le immagini della struttura dopo l’incidente hanno fatto il giro dei social, accompagnate dalle testimonianze choc dei soccorritori che hanno parlato di “uno scenario da brividi”.
