Vai al contenuto

Ucraina, esercito in rivolta. La difesa di Zelensky non regge più. Ecco cosa sta succedendo

Pubblicato: 11/04/2024 10:35

Ormai ci sono pochi dubbi. Le difese dell’Ucraina stanno cedendo, e la situazione fra i militari è sempre più tesa. La scintilla che ha fatto scoppiare questa mini rivolta fra le file dei soldati di Zelensky è stata la decisione di sospendere il “piano di smobilitazione”, che prevedeva il congedo per i veterani al fronte impegnati in battaglia per lunghi periodi. Ma di fronte all’inferiorità numerica rispetto alle truppe Russe, il governo di Kiev ha fatto dietrofront. “L’offensiva continua lungo tutta la linea del fronte”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa Lazutkin. “Però, attualmente è impossibile indebolire le forze di difesa”. Un annuncio che ha provocato la rabbia dei soldati che da 36 mesi stanno combattendo in prima linea, e che hanno visto annullare il progetto di Legge che avrebbe permesso loro di essere congedati e di tornare a casa. (continua dopo la foto)

Quali sono gli Stati nel mondo che possiedono armi nucleari e qual è il paese che ne ha di più

Il progetto di Legge era stato approvato in prima battuta a Febbraio dal Parlamento ucraino, ma è stato bloccato dall’opposizione dei vertici militari. Che hanno chiesto ai politici di ritirarlo. Di conseguenza, ieri la possibilità di congedo per i veterani è stata cancellata dopo l’appello lanciato dal Capo dell’Esercito e Ministro della Difesa. E mentre i soldati di Kiev sono furenti contro questa decisione, la Russia ha lanciato un nuovo attacco aereo su larga scala. Obiettivo le strutture energetiche ucraine. In molte zone si registrano interruzioni di corrente che causano il blocco di servizi fondamentali per i civili, come il funzionamento delle metropolitane. E’ stato attaccato anche l’oblast della Capitale, dove erano in funzione sistemi di difesa anti aerea. L’aeronautica militare ucraina stamattina ha lanciato l’allarme aereo per la maggior parte del Paese, comprese le Regioni dell’estremo Occidente. (continua dopo la foto)

Vladimir Putin si scusa per le parole del ministro Lavrov: la reazione del leader russo su Hitler e Olocausto

Insomma, l’impressione è che l’esercito di Zelensky sia ormai allo stremo, fra le rivolte dei soldati, l’inferiorità numerica e le difese aeree insufficienti che soffrono sotto il martellamento dei Russi. E a peggiorare la situazione c’è il parziale silenzio dell’Alleanza Atlantica. A parole i politici Occidentali continuano a manifestare il loro sostegno a Kiev. Ma in pratica, per pensare che l’Ucraina possa difendersi ancora a lungo, sarebbe necessario l’invio di una gran quantità di armi. Non solo. Viste le condizioni, si comprende meglio il senso dell’appello di Macron per l’invio di truppe Nato nel Paese. Ma questa soluzione sembra essere stata scartata dai principali leader europei e americani, perché porterebbe a un conflitto globale. Una possibilità, quella dello scoppio di una guerra convenzionale fra Nato e Russia, che ieri il Commissario Europeo Borrell ha definito “possibile”. Ma che non sembra essere presa veramente in considerazione dalla politica. E forse nemmeno dai militari stessi.

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2024 12:54