
Parte con un semplice approccio online, spesso sui social o sulle app di dating, ed evolve fino a diventare una vera e propria relazione. O almeno questo è ciò che pensano le vittime. Le truffe sentimentali sono un fenomeno ormai davvero molto diffuso. Tutto inizia con una chiamata persa su Skype. Il numero non è salvato in rubrica, leggiamo solo il nickname, Carline. “Ci conosciamo?”, scriviamo in chat. Dopo pochi secondi arriva la foto. È alta, bionda, con gli occhi scuri, indossa una giacca rosso mattone ed è in posa in un salotto anni ’70. “Ciao, ho 34 anni”, risponde. “Sono sulla rete per trovare un uomo serio con cui passare il resto della mia vita”.
Manda subito un’altra sua foto insieme a un bambino, che avrà circa dieci anni. “È mio figlio”, spiega. Portiamo avanti la conversazione, le chiediamo dove vive, cosa fa, lei ci chiede una foto. Dopo qualche scambio arriva al punto: “Puoi comprare una carta Amazon per me? Troverai la carta Amazon in tutti i supermercati o distributori di benzina”. Il suo italiano è zoppicante, Carline sembra parlare per frasi fatte e imparate a memoria, molto probabilmente tradotte male su Google Translate. A volte non capisce le nostre risposte, e ribatte a pappagallo chiedendo ripetutamente l’agognata carta Amazon. Quando le domandiamo a cosa le serve, Carline ci risponde: “Devo dare da mangiare a mio figlio questa sera”.
Leggi anche: “Truffe romantiche”, l’affare (milionario) dei profili fake. Ecco come riconoscerli e come difendersi
Cosa c’è dietro
I conversatori, vengono assoldati nel Sudest asiatico, in Africa, nei Paesi in via di sviluppo (spesso infatti parlano un italiano scorretto). Molti vengono costretti a lavorare 12 ore al giorno, senza poter avere contatti con il mondo esterno. Diverse indagini hanno rivelato infatti l’altra faccia della medaglia fatta di scammer schiavizzati, che vivono in condizioni brutali.
La truffa romantica, nota come “romance scam”, è un tipo di frode in cui il truffatore si finge innamorato di qualcuno al fine di sfruttare economicamente la vittima. Questa particolare truffa, che sfrutta i sentimenti e l’ingenuità delle persone in cerca di amore o compagnia, avviene perlopiù su siti di incontri e social network, dove è possibile conoscere persone e avviare relazioni senza tuttavia doverle incontrare, quantomeno all’inizio.
Solitamente, i truffatori iniziano adescando le vittime sui social o sulle app di incontri. Per farlo, rubano foto su internet e creano identità false per apparire persone attraenti e con un buon lavoro (fenomeno altresì conosciuto come catfishing). Il loro obiettivo è instaurare un rapporto di fiducia con l’interlocutore e, man mano, costruire un vero e proprio rapporto emotivo.
Per questo studiano a lungo la vittima prima di contattarla. Ne studiano comportamenti, abitudini, interessi finché non tentano l’approccio; un approccio che, dopo aver studiato bene la vita e gli interessi della vittima, ha più chance di andare in porto. Una volta che la vittima, ormai in preda ai sentimenti, cade nel tranello, il truffatore sfrutta l’amore per estorcerle denaro. Generalmente, la richiesta di soldi è accompagnata da presunti problemi di salute o problemi familiari, per cui la vittima innamorata tende a cedere e ad inviare denaro.
L’approccio può avvenire ovunque, come dimostra il caso di Carline. Skype infatti ormai è diventata un’app marginale utilizzata in alcuni casi per gruppi di lavoro. I truffatori spesso scelgono app di incontri, ma anche mail o messaggi WhatsApp. La regola d’oro per non cadere vittime della truffa è non condividere informazioni finanziarie o inviare denaro a sconosciuti. Non solo, è bene anche evitare inviare foto o dati personali. Spesso le truffe contengono errori grammaticali, e infatti Carline parlava un italiano scorretto e faticava a capire i nostri messaggi. Di solito non si tratta di persone che usano l’italiano come prima lingua.
Chi è caduto nella trappola deve bloccare, se sono stati condivisi, i dati personali, le carte di credito e debito. È bene anche segnalare la truffa alla polizia postale. Di solito però è molto difficile recuperare i soldi e rintracciare i truffatori.
Leggi anche: Truffe telefoniche sui contratti energia, come difendersi