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Aborto, la destra all’attacco della legge 194. Le opposizioni: “Offesa ai diritti della donna”

Pubblicato: 15/04/2024 18:57

Le Regioni organizzano i consultori e “possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. Un emendamento al Pnrr approvato in Commissione Bilancio alla Camera e attraverso il quale il centrodestra sta tentando di portare i movimenti pro life all’interno delle strutture sanitarie dove vengono fatti la gran parte dei certificati per l’Ivg, l’interruzione volontaria di gravidanza. Un testo che non è piaciuto al Movimento Cinque Stelle, che si è subito scagliato contro il governo, seguito dal Pd. Alle Regioni viene offerta la possibilità di coinvolgere associazioni che potrebbero tentare, visto il loro orientamento, di dissuadere le donne che vogliono intraprendere il percorso dell’aborto.

Bene chiarire che nessuna amministrazione locale, anche qualora l’emendamento dovesse passare, sarebbe obbligata a coinvolgere i pro vita. Ma i malumori, da parte dell’opposizione, sono stati forti. “La maggioranza non si smentisce mai e anche nel decreto sul PNRR riesce a inserire un attacco al diritto all’aborto. È una decisione molto grave, perché rappresenta l’ennesima offesa ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione. È importante dotare i consultori di personale qualificato e strutturato, in modo da assolvere a tutte le funzioni richieste a quelle strutture, esattamente come previsto dalla nostra proposta di legge sui consultori” hanno detto i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato.

Aborto, la destra all’attacco della legge 194

Marco Furfaro, responsabile welfare del Pd, ha aggiunto: “Questa destra sta riprovando per l’ennesima volta a mettere in discussione il diritto all’aborto per le donne e lo fa in maniera subdola. E’ una cosa gravissima e rappresenta uno schiaffo in faccia alle donne e ai propri diritti e alla propria autodeterminazione. Nei consultori servono competenza e personale qualificato, non associazioni ideologiche e oscurantiste. Questo governo continua nella sua battaglia contro le donne e contro i loro diritti e lo fa attaccando in primis la legge 194 e il diritto all’interruzione di gravidanza. È vergognoso”.

Anche la legge 194 prevede, all’articolo 2, il coinvolgimento di associazioni di volontariato, ma non parla di sostengono alle maternità difficili, dopo la nascita dei bambini. “I consultori – si legge nel testo di legge che ha introdotto l’aborto in Italia – sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.

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Ultimo Aggiornamento: 15/04/2024 21:18