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Elena Cella, la verità sulla morte: “Sarebbe bastata una tac a salvarla”

Pubblicato: 20/04/2024 17:58
elena cella

La tragica storia di Elena Cella, una bambina di soli 3 anni e mezzo deceduta l’11 gennaio 2023, continua a sollevare interrogativi e controversie. Nonostante tre ricoveri ospedalieri a Napoli, la piccola non è sopravvissuta, e ora la sua famiglia contesta la richiesta di archiviazione del caso avanzata dalla Procura di Napoli, affidandosi all’avvocato Enrico Ricciuti.

I familiari di Elena, sostenuti dai loro consulenti, sostengono che la diagnosi e l’intervento tardivi siano state la causa del decesso della bambina. Secondo loro, una tac tempestiva avrebbe potuto rivelare un volvolo intestinale, una condizione trattabile con un intervento chirurgico, che invece ha portato a un infarto intestinale. Contestano anche la diagnosi iniziale di diabete infantile che ha portato al trasferimento di Elena in una struttura senza reparto di Rianimazione, dove ha subito il primo di tre arresti cardiaci.

Un calvario durato due giorni

Il calvario di Elena è durato due giorni, nei quali è stata ricoverata tre volte e ha subito tre arresti cardiaci. Nonostante i tentativi di salvataggio, è deceduta poco dopo il suo ultimo ricovero all’ospedale pediatrico Santobono.

I consulenti della Procura sostengono che, nonostante l’errore diagnostico, la morte di Elena sarebbe stata inevitabile. Al contrario, i consulenti della famiglia, guidati dal chirurgo Mario Lima, sostengono che l’infarto addominale è una condizione dalla quale si sopravvive nel 94% dei casi, se trattata correttamente. Sostengono che una semplice tac avrebbe potuto fare la differenza per la piccola. Una udienza camerale è stata fissata per martedì prossimo al tribunale di Napoli per discutere il caso. La famiglia Cella chiede ulteriori approfondimenti, sperando di trovare giustizia per la precoce e tragica perdita di Elena. La comunità attende risposte, mentre il dolore e le domande persistono.