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Gas dalla Russia, il finto embargo e come l’Europa lo aggira. Svelato il bluff: “Finanziamo anche la guerra di Putin”

Pubblicato: 20/04/2024 13:26
Gnl

Fin dall’inizio qualcuno cercava di evidenziare come, pur nella correttezza del “punire” Mosca per l’invasione dell’Ucraina, le sanzioni alla Russia sarebbero diventate nel giro di pochissimo tempo sanzioni all’Europa. E all’Italia in particolare. La crisi morde ancora forte e quello che abbiamo passato e stiamo passando con i costi energetici è impressionante. Ora, però, il giallo delle sanzioni si infittisce, e dalle ultime analisi si scopre come l’Europa, in realtà, stia ancora pagando fior di miliardi alla Russia, di fatto finanziando la guerra contro l’Ucraina. Sì, è un corto circuito bello e buono, ma l’Europa sta ancora importando Gnl (gas naturale liquefatto) da Mosca per evitare uno shock energetico. I dati li fornisce il Garante energetico europeo e mostrano come gli Stati europei stiano acquistando dalla Russia quantità record di Gnl. Nel 2023 le nazioni europee hanno aumentato del 40% le importazioni di Gnl dalla Russia, diventato ora il secondo fornitore del blocco con 15,5 milioni di tonnellate di Gnl. (Continua a leggere dopo la foto)
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Visto che è impossibile tagliare questo cordone di Gnl con la Russia, all’Europa non resta che continuare a finanziare la guerra di Putin contro l’Ucraina. In Europa arrivano 18 miliardi di metri cubi di Gnl dalla Russia. Ed è anche per questo che la Commissione europea sta provando a spingere i paesi membri a chiudere ogni importazione energetica dalla Russia entro il 2027, ma è pressoché impossibile, visto che un’alternativa non c’è e si rischia l’ennesimo salasso per le famiglie e le imprese. Ma questo non è il solo modo con cui l’Ue finanzia Putin. Ci sono anche tutte le altre materie prime, svincolate dalle sanzioni, come benzina, diesel, nichel, ferro, acciaio, ghisa, fertilizzanti e il frumento duro. Lo spiega Guido Fontanelli su Panorama: “Mentre con una mano l’Europa fornisce armi e 50 miliardi di euro in quattro anni all’Ucraina invasa dalle truppe di Vladimir Putin, con l’altra continua a comprare merci russe, contribuendo così a sostenere economicamente la macchina bellica di Mosca”.

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