Vai al contenuto

Raccolta fondi per la piccola Sara malata di tumore, i dubbi di Selvaggia Lucarelli: “Poche verifiche”

Pubblicato: 24/04/2024 15:47
Sara tumore Selvaggia Lucarelli

Sara Cantagalli è la bimba di cinque anni di Faenza alla quale tre anni fa è stato diagnosticato un rarissimo tumore, un neuroblastoma al quarto stadio che non le lascerà scampo. Di recente la piccola ha anche dovuto interrompere le cure. E allora i genitori hanno deciso di aprire una raccolta fondi allo scopo di destinare i soldi raccolti per esaudire tutti i desideri della loro Sara. Ma la giornalista Selvaggia Lucarelli non ci vede chiaro. Ed esplode la polemica.
Leggi anche: Sara, 5 anni, interrompe la chemio: la famiglia chiede aiuto per realizzare i suoi ultimi desideri

“Nel 2021 Sara aveva ricevuto 130mila euro dall’associazione Cuore e Territorio”, punta il dito Selvaggia Lucarelli contestando il fatto che le cure, definite come molto costose, siano in realtà a carico del servizio sanitario nazionale. La giornalista contesta anche il fatto che i genitori si fossero dovuti licenziare perché le condizioni della figlia imponevano di starle costantemente vicini e che vivessero di sussidi e in una casa messa a disposizione dal comune di Faenza: “Chiedevano soldi da mesi e mesi a cadenza quasi giornaliera, nulla a che fare con i desideri della piccola”. La Lucarelli dubita insomma della famiglia di Sara che avrebbe eliminato la pagina di raccolta fondi “in fretta e furia dopo una mia innocua storia su Instagram”.

La replica durissima del padre di Sara alle accuse di Selvaggia Lucarelli

“In tre anni spesi circa 36mila euro. E la casa il Comune mica ce la regala. – questa la replica durissima a Selvaggia Lucarelli del padre di Sara, intervistato da Today – L’assegno di accompagnamento Sara non lo ha mai preso, mentre riceve una pensione di invalidità di circa 520 euro. Questa cosa ci costringeva a fare delle scelte: se pagavamo i cerotti, ad esempio, non potevamo pagare l’affitto. E noi abbiamo sempre scelto di mettere le cure di Sara davanti a tutto. Siamo riusciti a ottenere una casa popolare, ma forse a Lucarelli sfugge il fatto che l’affitto si paghi comunque: noi, nello specifico, paghiamo 400 euro al mese”.

“Abbiamo passato un periodo in cui non avevamo l’auto e non potevamo permetterci di comprarne una. – si sfoga ancora l’uomo – Per portare Sara nei vari ospedali ce la prestavano amici e parenti, quando possibile. Lucarelli punta il dito sul fatto che abbiamo scritto che Sara morirà: sì, lo abbiamo scritto, è la verità. E sa una cosa? Il funerale non ce lo regalerà nessuno. Per cui sì, i soldi raccolti serviranno anche per il funerale di Sara. È brutto da dire, ma è così.

Non può accusarci di non essere stati trasparenti. Anzi, le rimandiamo indietro l’accusa lanciandole un appello: se ha un ente, che sia fidato, al quale poter donare gli eventuali soldi rimasti, noi siamo disposti a fidarci di lei e a donarli anche a quello. Se Lucarelli ha altri dubbi, la invito a contattarmi personalmente per chiarire tutto. Anzi, la invito a venire a trovarci di persona, così potrà conoscere Sara e capire che siamo persone oneste”, conclude indignato.
Leggi anche: Fedez e l’intervista a Belve, Selvaggia Lucarelli lo smentisce: “Triste e volgare, mia ricostruzione è diversa”