La comunità di Castellanza, nel Varesotto, è stata scossa dalla notizia della morte improvvisa della sindaca Mirella Cerini, avvenuta subito dopo la cerimonia in onore del 25 aprile. Cerini, 50 anni, aveva appena deposto una corona di fiori al monumento ai caduti quando ha avvertito un malore. Nonostante le prime ipotesi di un semplice problema di digestione, attribuito al clima rigido, la situazione si è rivelata tragica.
Dopo aver espresso ai suoi assessori di sentirsi “un peso addosso”, la sindaca si è diretta verso il municipio per cercare sollievo, ma si è accasciata nel cortile prima di poter entrare. È stata trovata da un agente della polizia locale, che ha poi confermato il decesso.
Vestita ancora con la sua fascia tricolore, simbolo del suo impegno nei confronti della città, Cerini viene ricordata per il suo dedicato servizio pubblico, avendo assunto la carica di sindaca nel 2016, sostenuta da una lista civica. Prima di entrare in politica, aveva lavorato nel settore privato e presso il Comune di Milano. La sua presenza era costante sia nelle piccole che nelle grandi occasioni cittadine, dimostrando una particolare attenzione verso i suoi concittadini.
I suoi colleghi sindaci e i cittadini hanno iniziato a esprimere il loro dolore e incredulità sui social media, ricordando il suo spirito comunitario e la sua capacità di essere un punto di riferimento. In particolare, Giovanni Montano, sindaco di Olgiate Olona, e Giuseppe Pignatiello, sindaco di Castano Primo, hanno condiviso ricordi personali, sottolineando la sua competenza e la sua umanità.
Nei prossimi giorni sarà effettuata un’autopsia per determinare le cause precise del suo tragico decesso, mentre la comunità cerca di venire a patti con la perdita di una figura così centrale e amata.