Vai al contenuto

Sanità negata nella Regione di sinistra, lo scandalo smascherato da “Fuori dal coro” (VIDEO)

Pubblicato: 26/04/2024 12:58

Li hanno chiamati CAU, Centri di assistenza e urgenza, e li hanno presentati come la nuova frontiera della Sanità in Emilia Romagna, la regione governata dal presidente del Pd Stefano Bonaccini e dove fino a poco tempo fa ricopriva l’incarico di assessore l’attuale segretaria dem Elly Schlein. A questi Cau “Fuori dal coro” ha dedicato una delle sue inchieste per capire come funzionano e, soprattutto, se funzionano. Nel servizio “Ladri di salute: Emilia, esami impossibili nei nuovi centri” andato in onda su Rete4 nella puntata del 24 aprile, si spiega come questi centri sono nati per sostituire i pronto soccorso per emergenze mano gravi. Il problema, però, è che in realtà non funzionano. Spiega l’autore del servizio Tommaso Mattei: “Sono già oltre 30 i Cau inaugurati in Emilia Romagna negli ultimi mesi, e altrettanti dovrebbero sorgere presto, con un notevole esborso di soldi”. Ma cosa dovrebbero fare i Cau? Esami del sangue, piccole suture, radiografie ed ecografie. Mattei si reca in uno dei centri dicendo che sua nonna dovrebbe fare un’ecografia. Risposta? “Non la facciamo, non abbiamo l’ecografo”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “I partigiani fucilarono mio nonno”. Barbero, la confessione choc: gelo in studio (VIDEO)

Stessa storia a Budrio. Una Tac? “No, qua la radiologia non c’è, non facciamo Tac”. E a Casalecchio? Qui la scusa di Mattei è che il figlio si è fatto male giocando a pallone e deve fare una radiografia. Risposta? “Qui non c’è possibilità di farla. Ne possiamo fare solo 5 al giorno“. Quindi se arrivi in tempo bene, altrimenti ti attacchi. Ma la testimonianza più bella è quella di un Cau dove hanno sì comprato i macchinari, ma senza prendere le misure della porta. Così, come spiega nel servizio un’operatrice, i macchinari sono rimasti fuori perché non passando nella porta non possono essere installati negli ambulatori. Mattei, finito il tour dei Cau scoprendo le varie falle, decide di andare a chiederne conto direttamente all’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini, il quale raccoglie la segnalazione e promette di fare accertamenti. (Continua a leggere dopo il video)

Il problema, però, è che tra ecografi che non ci sono, macchinari che non passano nelle porte e la possibilità di fare solo 5 lastre al giorno, sono gli stessi medici e operatori dei Cau a invitare i cittadini ad andare al pronto soccorso. Ma come i Cau non erano nati proprio per evitare di intasare i Pronto soccorso? All’Ospedale Maggiore di Bologna, così come al Sant’Orsola, la situazione è tragica. E alcuni medici intervistati da Mattei sui Cau, spiegano come questi non abbiano assolutamente aiutato a decomprimere l’attività del Ps. Intercettato il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, questi spiega all’inviato di “Fuori dal coro” che le cose non stanno come sostiene la trasmissione di Mario Giordano e che invece “le cose stanno funzionando”.

Ti potrebbe interessare anche: Regoli: “Come si mangiano l’Italia con il Green”. Il VIDEO che smaschera tutto: cosa ha scoperto