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Vannacci, volano stracci nella Lega. La rivolta dei governatori: “Non lo faremo votare”

Pubblicato: 27/04/2024 12:38

Alla fine Salvini ha deciso: all in sul generale Vannacci e vada come vada. Non sembra solo una mossa elettorale quella del leader del Carroccio, ma una vera e propria sfida interna al partito. E alla fine, il risultato potrà essere uno solo: o vince Salvini, oppure il “partito nel partito” formato dai governatori del Nord e dai militanti che non vedono in modo favorevole la candidatura del generale. Da questo scontro si determinerà il futuro della Lega. Che, se il progetto di Salvini si rivelerà sbagliato, potrebbe uscire ai minimi storici da molto tempo dalle prossime elezioni Europee. Una scelta profondamente divisiva da parte di Matteo, che evidentemente ritiene conclusa una fase politica per il suo partito. A uscire allo scoperto contro la candidatura di Vannacci, infatti, sono stati gli stessi governatori del Nord, che rappresentano una delle anime più importanti del Carroccio. E che hanno annunciato che non voteranno e non faranno votare Vannacci. (continua dopo la foto)

Non si era mai verificata una frattura così netta nel Carroccio. E a questo punto, la parola passa agli elettori: saranno loro a dover decidere quale sarà il futuro della Lega. Mentre dal Veneto alla Lombardia, al Piemonte, cresce l’insofferenza per una candidatura – oltretutto “spalmata” su tutto il territorio nazionale – sulla quale Salvini sembra aver puntato tutto. Anche se le idee del generale, come riconosciuto dallo stesso segretario, non sono sempre condivise dalla base leghista. E sul futuro pesa anche il pesantissimo silenzio di Zaia. Insomma, dopo il 9 giugno la Lega potrebbe svegliarsi completamente stravolta. Ma anche se la scelta di Vannacci dovesse rivelarsi vincente, per Salvini non sarà facile riunificare il partito.