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Carlotta Ferlito, la dolorosa confessione a Verissimo: “Mia mamma ha la sla, sta morendo”

Pubblicato: 29/04/2024 07:42

Carlotta Ferlito, ex ginnasta azzurra con due partecipazioni olimpiche, ha recentemente riaperto il capitolo sulle violenze fisiche e psicologiche subite durante la sua carriera sportiva. LO ha fatto nel corso di un’intervista nel salotto di Silvia Toffanin su Verissimo, su Canale 5, svelando i retroscena dolorosi di una carriera che, sebbene brillante (conquistando argento nella trave e bronzo di squadra europeo), è stata segnata da abusi. Ha ribadito con fermezza che lo sport non può più tollerare né perpetrare violenze di alcun genere, come quelle da lei stessa patite in passato, come una volta in cui è stata colpita durante un allenamento, fortunatamente supportata dai suoi genitori. Nella seconda parte dell’intervista, l’atleta ha parlato anche del dramma della madre, alle prese con una bruttissima malattia.
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Queste violenze hanno avuto conseguenze anche al di fuori della palestra, minando la sua sicurezza e autostima. Ferlito ha raccontato di sentirsi amata e apprezzata solo quando si esibiva come ginnasta, portando a problemi alimentari e di autostima. Tuttavia, sembra aver superato quei momenti difficili, ora mostrandosi sicura e determinata a prendere le redini della sua vita e della sua carriera, senza sottomettersi a nessuno e senza subire abusi.

La ferita dell’abuso si estende oltre il campo sportivo, come Ferlito ha espresso in un monologo mandato in onda su Italia 1, evidenziando il trattamento inaccettabile che molti giovani atleti subiscono. Ha sottolineato che le giovani ginnaste non dovrebbero essere soggette a violenze di alcun tipo, siano esse fisiche o psicologiche, durante il loro percorso agonistico, e ha denunciato il silenzio e l’omertà che spesso circondano questi abusi.

Questi temi sono stati portati alla luce nel 2022, quando l’ex atleta Nina Corradini ha denunciato i maltrattamenti subiti dalle allenatrici della Federginnastica, ispirando molte altre denunce, incluso il caso delle Farfalle di Desio. Tuttavia, nonostante le denunce, le misure punitive sono state limitate, con una delle allenatrici accusate di abusi psicologici uscita dal tribunale sportivo solo con un’ammonizione, sottolineando la necessità di maggiori protezioni per gli atleti e una cultura che condanni fermamente tali comportamenti.

“Mia mamma ha iniziato a non stare bene da gennaio 2022 – ha poi aggiunto l’ex ginnasta – Non c’è una soluzione e non c’è un miglioramento. Adesso non riesce ad esprimersi. Con la testa è presente ma non riesce ad esternare quello che vorrebbe dire. Io rispetto la sua decisione e spero che il suo dolore possa smettere di esistere il prima possibile. Io vedo spegnere il suo volto giorno dopo giorno. Purtroppo siamo stati costretti a portarla in Hospice”. La donna è stata colpita dalla Sla, una terribile malattia neurodegenerativa contro la quale, purtroppo, ad oggi non esiste una vera e propria cura.

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