Vai al contenuto

Sanremo 2025, il nome dopo Amadeus è quello di Carlo Conti. Ecco chi lo accompagnerà nella conduzione

Pubblicato: 30/04/2024 14:23

La forte indiscrezione sulla conduzione di Sanremo 2025. Secondo Tv Blog sarà Carlo Conti a guidare Sanremo 2025 e “sarà affiancato da Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni”. Il conduttore aveva presentato già il Festival per tre anni. Dovrebbe essere affiancato da Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, suoi amici e colleghi storici.
Leggi anche: Affari Tuoi, l’addio di Amadeus al suo pubblico: il primo maggio l’ultima puntata

Leggi anche: Sanremo 2025, Conti e Cattelan possibili conduttori: l’indizio contenuto in un video

L’indiscrezione che premia Carlo Conti

Carlo Conti sarebbe il prescelto per il dopo Amadeus al Festival di Sanremo 2025. Tvblog assicura che il prossimo anno la conduzione dovrebbe essere affidata al presentatore de I Migliori Anni. Accanto a lui due cari amici e colleghi di lunga data, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni.
Leggi anche: Pomeriggio 5, addio Myrta Merlino: arriva la nuova conduttrice, grande colpo di scena

È Carlo Conti, dunque, a dominare per ora il toto-nomi per la prossima edizione della kermesse canora. Stando a quanto rivela TvBlog, il toscano, è stato già presentatore e direttore artistico delle edizioni 2015, 2016 e 2017. Si legge che potrebbe essere affiancato da Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, suoi cari amici e colleghi di lunga data.

L’indiscrezione arriva poche ore dopo l’intervista a Conti pubblicata dal Corriere. Il conduttore sulla possibilità di rivederlo sul palco dell’Ariston aveva scherzato: “Non so se ho ancora l’orecchio musicale giusto”, le parole.

“Non chiuderei mai Sanremo alle 2 di notte”

Carlo Conti nell’intervista al Corriere ha parlato del Festival di Amadeus sottolineando che per lui sarebbe impossibile ‘replicare il 74,1 % di share’ raggiunto dal collega. “Ma io non potrei mai replicarlo, non arriverei alle 2 di notte (ride, ndr)! Amadeus ha fatto un grande lavoro, ma non si può ragionare sui precedenti, altrimenti dopo Baudo non lo avrebbe dovuto fare più nessuno”.

Il commento prima di ricordare la sua esperienza alla kermesse. “Il Festival è tornato ai vecchi fasti. Qualcuno dice che sono stati i miei a farlo ripartire. Io questi meriti non me li prendo: l’unico è aver avuto la fortuna di trovare tra le nuove proposte Mahmood, Irama, Gabbani e Ermal Meta, Nigiotti, Caccamo” ha concluso.