L’atteggiamento saccente, la pretesa di una (autointestata) superiorità morale, la presunzione di dover spiegare tutto a tutti, specie a quelli più competenti: c’era tutta la summa delle cosiddette argomentazioni degli esponenti del Movimento cinque stelle negli interventi di Anna Laura Orrico, nel corso della puntata di ieri di Stasera Italia su Rete Quattro. E dunque mai fuorionda fu più provvidenziale, avendo costretto la firma del Corriere della sera Francesco Verderami a parlare a nome di un discreto numero di italiani, francamente stanchi della demagogia e delle strumentalizzazioni dei “grillini”, che continuano a comportarsi come adepti di una setta impermeabile all’esterno, urlando contro tutto e tutti, ma incapaci di fornire una – vera – alternativa. Hanno avvelenato i pozzi, come si dice, riducendo la politica a slogan. Slogan pressoché vuoti. (Continua a leggere dopo la foto)
Il comizio (fuori tema) della “grillina”
Ora, facciamo un passo indietro e ricostruiamo i fatti. Anna Laura Orrico, deputata calabrese ed esponente dell’ala più movimentista del Movimento, era in collegamento esterno e, benché si parlasse della campagna elettorale per le europee di giugno e della candidatura del generale Vannacci con la Lega, i suoi interventi, soprattutto quelli in cui interrompeva gli interlocutori, hanno in sostanza rappresentato una lunga intemerata contro l’universo mondo. Sino a che, mentre Orrico disquisiva sull’immigrazione, sull’invio delle armi all’Ucraina, su Giorgia Meloni e persino su Vittorio Sgarbi, andando evidentemente ben oltre le domande della conduttrice e il tema del dibattito, dal microfono rimasto aperto di Verderami, giungevano vistosi segnali di stanchezza: lo si sente sussurrare anche “mamma mia…“. (Continua a leggere dopo la foto)
Il compitino…
Sicché, dopo che per l’ennesima volta il giornalista del Corriere aveva sbuffato, insofferente, la stessa conduttrice Sabrina Scampini ne ha chiesto i motivi, come leggiamo tra gli altri su Il Tempo. Questa la sua risposta, da incorniciare: “Penso che bisogna uscire dalle battute prese e riportate per presentare il compitino in televisione”. Era ora che qualcuno lo dicesse.
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