
La “trovata” di marketing di Fabio Rovazzi di far finta che gli rubassero lo smartphone mentre era in diretta social, non scende giù alle istituzioni. Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa del comune di Milano, non ha gradito l’idea di chi dovesse lanciare il suo ultimo disco ha inscenato il finto furto del suo smartphone durante una diretta su Instagram. Alla live erano collegate circa 400 persone, ma poi il tam-tam in rete ha fatto sì che centinaia di migliaia di persone venissero a conoscenza dello scippo a Milano subito dal cantautore.
Leggi anche: Rovazzi e il finto furto del cellulare durante una diretta su Instagram: “Tutta una trovata pubblicitaria”
La bagarre politica
«A Milano un maranza ha rubato il telefono a Fabio Rovazzi durante una diretta Instagram. Capite cosa intendevo quando Milano non è la capitale economia di questo Paese, ma la capitale delle INCAZZATURE?? Sala dorme e scarica sul governo. Facile così», tuonava l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca, prima che Rovazzi svelasse la montatura.
Leggi anche: Mike Bongiorno, la verità sulla morte: “Sono state le sue ultime parole”
Il cantante non aveva fatto i conti con la politica, come ha ammesso poi, e sulla delicatezza di un tema come la sicurezza in città. Tanto più caldo a Milano, che negli ultimi mesi a intervalli regolari finisce sotto l’attenzione nazionale per casi di piccola criminalità sventolati come emergenza.
Leggi anche: Scandalo Facebook: “Ecco cosa succede ai bambini”, pericoli enormi
«Ma che bella trovata Rovazzi!», ha scritto ironico sui social il consigliere Pd Maran, anche noi milanesi potremmo avere un’idea divertente di marketing nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato. Anche perché troppi “vip” ultimamente si stanno facendo pubblicità simulando reati qua».