Tensione alle stelle nella maggioranza di centrodestra a meno di un mese dalle elezioni Europee. Secondo quando racconta il Corriere della Sera, a mandare in fibrillazione il governo Meloni è il durissimo sfogo di Giancarlo Giorgetti. Il ministro dell’Economia è seriamente preoccupato perché deve assolutamente trovare i miliardi di euro che gli serviranno, senza fare altro deficit e sotto procedura d’infrazione Ue, per confermare nel 2025 il taglio del cuneo e gli sgravi Irpef. Ma intanto, vista la campagna elettorale, i suoi alleati dicono no alla stretta sul superbonus e alla Sugar tax già a luglio. E Giorgetti allora sbotta e minaccia: “I soldi sono finiti, o io o il superbonus.
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Governo spaccato sul superbonus
Sul decreto Superbonus, ad esempio, Forza Italia vuole salvare a tutti i costi le spese fatte nel 2024, almeno fino alla data del decreto, dall’allungamento a dieci anni delle detrazioni. E si oppone anche alla Sugar Tax. “Se proprio non vogliono la tassa possono pescare dai bilanci dei ministeri”, avrebbe replicato a muso duro Giorgetti, invitando il leader forzista Antonio Tajani a valutare invece il taglio delle missioni diplomatiche all’estero.
Sulla stretta al superbonus Giorgetti non sembra dunque voler cedere. Il ministro non ci pensa proprio a stoppare l’emendamento al decreto blocco cessioni. Tutte le detrazioni maturate da gennaio 2024, non solo quelle del Superbonus, verranno spalmate su dieci anni. Per i contribuenti che hanno iniziato a scontare le detrazioni nella dichiarazione Irpef, salta la possibilità di cedere i crediti relativi alle annualità future.
“Non è un puntiglio personale ma una questione di realismo e di serietà rispetto alla situazione dei conti pubblici. Se non si accetta la linea del rigore, si trovino un altro ministro”, ribadisce Giancarlo Giorgetti.
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