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Umiliata in caserma, la denuncia della giovane carabiniera: “Cosa mi hanno fatto”

Pubblicato: 18/05/2024 22:18

Un nuovo caso scuote l’Arma dei Carabinieri. Una giovane carabiniera è stata presumibilmente umiliata in caserma da un superiore, che le avrebbe scritto sulla fronte “visto comandante” durante il cambio turno. La vicenda, denunciata dal sindacato NSC, ha suscitato profonda indignazione e preoccupazione tra i militari.

La Procura di Modena ha aperto un fascicolo per fare luce sull’accaduto, mentre i sindacati dei carabinieri auspicano una ferma indagine, definendo il gesto “molto grave”. Giovanni Morgese, segretario generale dell’Emilia-Romagna del sindacato NSC, ha dichiarato su Facebook: “Auspichiamo una ferma indagine della Procura ordinaria e militare”. Il sindacato ha già annunciato la possibile costituzione di parte civile.

L’episodio

L’episodio sarebbe avvenuto nei giorni scorsi all’ingresso di una caserma, quando un superiore avrebbe segnato con una penna un “visto” sulla fronte della giovane carabiniera. Le foto dell’atto sarebbero circolate nelle chat, portando alla segnalazione all’Autorità. La Procura Militare, informata dell’accaduto, ha disposto gli approfondimenti investigativi necessari per chiarire le circostanze e le motivazioni del gesto. Anche l’Arma dei Carabinieri ha avviato le procedure interne per valutare disciplinarmente il personale coinvolto e predisporre eventuali trasferimenti.

Il sindacato Unarma ha espresso forte preoccupazione. Antonio Loparco, segretario provinciale del sindacato, ha commentato: “Pensavamo ad uno scherzo, oppure ad una scena di un film comico. Pensiamo che la cosa, come riportata, sia davvero molto grave. Una cosa inaudita senza precedenti. Che provoca un discredito irreparabile all’Arma dei Carabinieri”.

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La difesa del comandante

La difesa del comandante, accusato di abuso di autorità, sostiene che non vi sia stato alcun atto di maschilismo. L’avvocato Luca Camaggi, rappresentante legale del comandante, ha dichiarato: “Premesso che allo stato risulta prematura qualsiasi valutazione giuridico-processuale in ordine a fatti che ancora devono essere compiutamente accertati, sono doverose alcune precisazioni rispetto alla tesi che attribuirebbe al Comandante il compimento, con abuso di autorità, di atti di maschilismo. Il Comandante ha sempre improntato al massimo rispetto e alla massima professionalità i rapporti con le sue colleghe e i suoi colleghi. Ha partecipato all’apertura di un centro di ascolto contro la violenza di genere, impegnandosi nella diffusione di eventi formativi per la protezione delle vittime di tali reati. Pur non volendo entrare nel merito dei fatti, il Comandante intende precisare che la narrazione data è quanto di più distante dai principi e dai valori che hanno sempre guidato il suo agire. Siamo certi che nelle sedi opportune ci sarà modo di offrire una ricostruzione veritiera dell’episodio, da non potersi certo ricondurre a gesti ridicolizzanti o offensivi della collega del comandante”.

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