
Una tragica fatalità è costata la vita un uomo di 44 anni, originario di Gualdo Tadino (PG), che ha perso la vita in un incidente sul lavoro a Modena. Secondo le prime indagini della polizia, la vittima è caduta da un’altezza di cinque metri mentre si trovava sul tetto di un capannone, verosimilmente per motivi ispettivi. Non è da escludere che l’incidente sia stato causato dal cedimento di una parte del tetto, poiché il corpo dell’operaio è stato trovato all’interno dell’edificio.
Appello per la Sicurezza sul Lavoro
In risposta a questa tragica perdita e alle morti sul lavoro che continuano a segnare il nostro Paese, Bruno Giordano, magistrato di Cassazione ed ex direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è intervenuto con parole forti e incisive: “Ancora e sempre morti sul lavoro. Sono 10 in meno di 24 ore, un triste e lungo elenco da Nord a Sud che si allunga impietosamente ogni giorno. […] Il lavoro continua a uccidere perché non facciamo il nostro dovere, non solo perché certe imprese calpestano la vita mettendo al primo posto il profitto, costi quel che costi.”
Giordano ha sollevato il tema della responsabilità istituzionale e della necessità di un impegno concreto per tutelare i lavoratori: “Mi chiedo se anche le istituzioni regionali e statali competenti abbiano coscienza di questi crimini di pace, se vi sia la reale volontà di applicare le norme, fare controlli, celebrare processi.”
Il magistrato ha concluso con un appello al coraggio e alla determinazione per garantire la sicurezza sul posto di lavoro: “Ci vuole coraggio, non tavoli, protocolli e conferenze stampa. In questo Paese manca il coraggio per tutelare chi va a lavorare e ha il diritto di tornare a casa.”