
Caso Miccichè, l’inchiesta della Guardia di finanza e della procura sull’auto blu dell’ex senatore forzista, sta svelando dettagli coloriti. L’ex presidente dell’Assemblea regionale aveva ingaggiato il suo collaboratore domestico; la senatrice Daniela Ternullo, invece, arrivata a Palazzo Madama grazie alla rinuncia di Miccichè, si è avvalsa della collaborazione di un pescivendolo di Cefalù. Salvatore Serio, questo il suo nome, è un uomo di fiducia di Miccichè.
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Ternullo giustifica il suo ingaggio dicendo che “non è stato pagato con risorse del Senato, ha avuto per qualche mese un incarico personale, l’ho pagato coi miei soldi, attraverso un regolare contratto. Si è impegnato per il partito. Interpellato sulla questione, Miccichè, oggi indagato per peculato e truffa, spiega: “Non sono stato io a chiedere a Daniela il contratto per Serio. Salvatore ha portato un contributo importante come consulente quando Daniela si è occupata di questioni relative alla pesca”.

Le intercettazioni
Repubblica specifica che anche Serio è finito nelle intercettazioni del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo sull’auto blu degli sperperi, anche se non risulta indagato. Serio chiamò l’autista dell’esponente di FI, per chiedergli di andare a prendere un’amica all’aeroporto. Era già scoppiata la polemica sulla vettura di servizio di Miccichè e soprattutto sui viaggi con tanto di lampeggiante per comprare qualche dose di cocaina. “In questo momento non posso venire”, disse l’autista, il pescivendolo provava a insistere: “Serve alle sette di sera”. L’autista ribadiva: “Ti dico di no, hanno gli occhi puntati su di me“.
Il rapporto tra Miccichè e Serio
Miccichè e Serio avevano un rapporto di grande confidenza. Il pescivendolo ha anche postato un selfie col suo amico politico su Facebook. In un’altra foto è ritratto con tanto di tesserino in una sede istituzionale. L’uomo faceva da “factotum” all’ex senatore. Una volta per fargli avere dei farmaci, un’altra volta non è chiaro per cosa si davano appuntamento. “Alle 13.30, alla prima scala del lungomare… all’inizio proprio del lungomare — diceva Miccichè — il locale è accanto”.
Il pescivendolo avrebbe procurato anche comode ricevute di pranzi all’autista del deputato regionale, così da consentirgli di predisporre i rimborsi gonfiati per le missioni. “Serio era solo un collaboratore personale”, dice Daniela Ternullo. È stato invece assunto nel suo staff parlamentare un altro collaboratore di Miccichè, Giancarlo Migliorisi, che nei mesi scorsi si è dovuto dimettere dalla segreteria tecnica dell’Ars perché sorpreso dalla polizia a comprare cocaina.